Ha aperto la sua attività di gastronomia e ristorazione ’Bottega dei Diaz’ in corso Diaz un anno e mezzo fa, ma qui lavorava già da prima, all’interno del negozio di alimentare di cui ha preso il posto. Una scommessa su quella che Alessandro Zoli definisce "una zona morta, piena di negozi sfitti. Credevo in questo progetto e sta funzionando, nonostante le difficoltà. Ci sono persone che frequentano questa parte finale di corso per venire da noi. Avere i permessi è stato difficilissimo e credo che l’artista Freak of Nature abbia trovato tanti negozi sfitti anche per questa terribile burocrazia che investe gli esercenti. L’estate scorsa è stata dura: i Mercoledì del Cuore non portano gente fino qua e il quartiere
si spopola. Ma noi non molliamo: ora stiamo andando bene e in futuro ce la giocheremo meglio".