Forlì, 5 agosto 2023 – Marsiglia, 25 luglio scorso. Un ragazzo di 18 anni sta aspettando la madre, Erika Bravi, 45enne, forlivese. Nel sud della Francia la donna vive da tempo, dopo aver seguito il marito, marocchino d’origine, conosciuto a Forlì. Il ragazzo aspetta la mamma per ore, sempre lì, alla fermata della metro, fino a sera. Attesa vana. Il giovane poi torna a casa, dove c’è il fratellino. Quindi avvisa il padre. Erika è scomparsa.
Da quel giorno di lei non si sa più nulla. (Il suo telefono risulta spento dalla mattina del 26; e prima la donna non aveva mai risposto a messaggi o telefonate). “Io le avevo parlato nel primo pomeriggio del 25 luglio. Sembrava tutto normale. Era stanca, come sempre. Ma non ha assolutamente lasciato intendere nulla di drammatico. Ora vogliamo dire a nostra figlia di farci sapere al più presto come sta. Vogliamo solo sapere questo. Vogliamo che ci chiami. Per il resto tutto si aggiusta, ogni problema può essere risolto. Erika chiamaci": l’appello arriva dai genitori di Erika, Rita e Zelio, residenti a Forlì.
Rita, già il giorno successivo alla sparizione della figlia, si rivolge al Centro Donna della città. Dove le consigliano di mettersi in contatto con il ’Comitato scientifico ricerca scomparsi’, organizzazione di volontariato sorta per supportare le famiglie degli scomparsi, sia moralmente sia con specifiche competenze tecniche in diversi settori – investigazioni, geolocalizzazioni, analisi criminologiche, informazioni telematiche.
"Ci siamo mossi immediatamente – racconta Maria Gaia Pensieri, presidente del ’Comitato scientifico persone scomparse’ –. Ho allertato io stessa il consolato italiano di Marsiglia, dal quale ho ricevuto la massima disponibilità. Poi abbiamo anche certificato una denuncia alla polizia francese". La denuncia l’ha fatta anche Rita, in questura a Forlì. Erika è alta un metro e settanta, pesa 62 chili. Ha i capelli neri, sempre legati, e gli occhi marroni. Gli accertamenti sono in corso. Ma resta il mistero: dov’è Erika?
Un anno fa la donna si è separata dal marito. "Ci aveva detto che lui l’aveva picchiata – sottolinea il padre Zelio –. Così poco dopo il loro matrimonio è finito". Erika fino al 25 luglio viveva coi figli. Uno neodiciottenne e l’altro di 12 anni. Che però adesso sono col padre. Dove? In Marocco.
"Se ne sono andati tre giorni dopo la scomparsa di Erika. Un fatto quantomeno insolito", rimarca Maria Gaia Pensieri.
"Negli ultimi tempi mia figlia era in difficoltà – ammette la madre Rita –. L’ex marito non pagava gli alimenti e lei doveva mantenere i figli solo col suo lavoro. Ci raccontava ogni giorno i suoi sacrifici. Noi l’abbiamo sempre aiutata. Ma la situazione era difficile". Qualche tempo fa è arrivato pure lo sfratto dalla sua casa di Marsiglia, nel terzo dipartimento Bouches du Rhone. Il 25 luglio Erika doveva andare, col figlio più grande, a vedere un altro appartamento. Ma quel giorno lei è scomparsa.
Nel 2004 la donna – allora 26enne – s’era allontanata dalla casa dei genitori di Forlì per una decina di giorni. "Ma all’epoca era una ragazza. Oggi non lascerebbe mai soli i suoi figli".
Quindi: qualcuno l’ha presa con la forza? O addirittura l’ha sequestrata? "Non so cosa pensare – risponde mamma Rita –. Voglio solo credere di riabbracciarla al più presto". Maria Gaia Pensieri non esclude ogni ipotesi: "Noi monitoriamo la situazione giorno e notte. Chi pensa di avere notizie chiami a qualsiasi ora il 388.189.4493". Dov’è Erika?