Forlì, 25 agosto 2023 – A un mese esatto dalla scomparsa di Erika Bravi, 45 anni, forlivese, residente a Marsiglia, in mano abbiamo strade divorate di colpo da un canyon vulcanico di mistero e oscurità.
Sulle tracce di Erika (svanita il pomeriggio del 25 luglio dalla città delle Bocche del Rodano, poco prima di incontrare il figlio 18enne), contattati da Rita e Zelio, genitori di Forlì della donna (che ha due figli di 12 e 18 anni, e un ex marito, di nazionalità marocchina), si sono gettati gli operatori del ‘Comitato scientifico ricerca scomparsi’, presieduto dalla sociologa e criminologa investigativa Maria Gaia Pensieri.
Dottoressa Pensieri, a che punto è la notte di questo rompicapo?
"L’ultima novità è che i nonni di Forlì sono riusciti a parlare col nipotino 12enne, visto che proprio l’altro ieri è tornato in Francia dal Marocco col padre".
E cosa si sono detti?
"Il ragazzino ha detto che va tutto bene. Questo è ciò che m’ha riferito nonna Rita".
I genitori di Erika hanno parlato pure con l’ex marito?
"No. Però è già tanto che l’uomo abbia accettato di far parlare il figlio coi nonni".
Il vostro investigatore cos’ha raccolto nel suo viaggio a Marsiglia?
"È riuscito a parlare col figlio 18enne".
E quindi?
"Beh il ragazzo ha detto che secondo lui la madre se n’è andata via volontariamente. Un’ipotesi che il ragazzo ha anche confessato ai nonni. Ma loro stessi restano dell’opinione iniziale: Erika non avrebbe mai lasciato di sua spontanea volontà i propri figli".
E il ragazzo come motiva la sua dichiarazione?
"Di fatto non la motiva. Ha poi aggiunto solo che negli ultimi tempi la madre era andata via di notte un paio di volte e poi era tornata il giorno dopo".
Il vostro operatore ha parlato anche con la polizia?
"Sì, e anche secondo loro Erika si sarebbe allontanata da casa volontariamente. Anzi secondo loro non s’è mai spostata da Marsiglia. Poi gli agenti della centrale hanno parlato con lo stesso figlio 18enne di Erika, che ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee".
Scusi, quindi per la polizia Erika sarebbe a Marsiglia, viva?
"Secondo loro sì. Ma pure la polizia non motiva. Adesso ho scritto al Consolato per potere avere informazioni più dettagliate e per poter pure avere accesso sia ai tabulati telefonici di Erika sia ai suoi movimenti bancari. E poi speriamo anche in un’altra pista".
Quale?
"L’ex capocuoca di Erika. Abbiamo il suo telefono, ma per ora non ci ha ancora risposto. Lei era l’unica a Marsiglia ad avere un rapporto di frequentazione, anche solo verbale, con Erika"
Che idea s’è fatta lei di questa storia?
"Che il tempo stringe. La polizia acceleri. Anche a chi, eventualmente, se ne va via da solo può capitare qualcosa di brutto. Speriamo non sia questo il caso".