REDAZIONE FORLÌ

Eolico, l’Unione dei Comuni è contraria

Il consiglio della Romagna forlivese ha votato una delibera che si oppone al progetto del mega impianto a Montebello

Eolico, l’Unione dei Comuni è contraria

Il consiglio della Romagna forlivese ha votato una delibera che si oppone al progetto del mega impianto a Montebello

Mercoledì il consiglio della ‘Unione dei comuni della Romagna Forlivese’ ha approvato l’ordine del giorno presentato dal sindaco di Modigliana Jader Dardi sul tema: ‘Area di Montebello - No alle Pale Eoliche’. Sono state condivise le motivazioni già espresse dal consiglio comunale di Modigliana. Nella premessa è stata ricostruita la vicenda del progetto della realizzazione di un impianto eolico ad opera dell’impresa ‘SKI W AB Srl’ con sede in Milano, con otto turbine, alte oltre 200 metri, e opere di connessione ricadenti nei territori di Modigliana, Tredozio e Rocca San Casciano, i cui consigli comunali hanno già votato all’unanimità contro; la Provincia di Forlì-Cesena ha presentato osservazioni con richiesta di integrazione progettuale.

"Sono favorevole alle energie rinnovabili – ha commentato Dardi –, ritengo però inadeguato il luogo proposto collocato in una area non ventosa e devastata dalle frane. È importante che vi sia stata unità di intenti da parte del Consiglio dell’Unione contro un progetto che in questo territorio rappresenta un danno alla sua integrità e tenuta, ma allo stesso tempo deve essere di stimolo verso un progetto di sviluppo di rinnovabili per fare fronte alla crescente richiesta di nuovi fonti energetiche".

Il Comune di Modigliana ha infatti realizzato in un’area agricola non produttiva a Montebello un parco fotovoltaico da 1MW e si è attivato per promuovere la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili. Nell’atto deliberativo votato dal consiglio dell’Unione è stato anche annunciato che Modigliana ha un progetto a Montebello per unire la promozione del turismo lento dei percorsi e dei sentieri collinari alla produzione di energia e calore da biomassa rinnovabile, valorizzando gli scarti delle attività di manutenzione di un bosco di 320 ettari, per il quale ha presentato una certificazione appoggiata dall’Unione, che chiede alla Regione di sostenere. È stato chiesto quindi al presidente e alla giunta dell’Unione di collaborare con i tre comuni interessati per opporsi alla procedura avviata presso il Ministero dell’Ambiente; alla Regione Emilia-Romagna di adottare i provvedimenti di programmazione territoriale a tutela dei territori collinari e montani dagli interventi non rispettosi dell’ambiente e senza il preventivo e necessario parere degli enti territoriali; infine si chiede al Governo e al Parlamento "di modificare la normativa in vigore che favorisce speculazioni finanziarie e immobiliari, potendo, sulla base di una iniziativa privata, avviare procedure di esproprio in spregio alla programmazione territoriale, agli interessi e alle volontà dei Comuni locali".

Giancarlo Aulizio