QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Emergenza Tredozio. Vietina: "Sopralluoghi per installare le casette destinate agli sfollati"

Ieri alcune aziende in visita al paese più colpito. La sindaca (come Dardi di Modigliana) ha parlato sul palco del Mei di Faenza.

Emergenza Tredozio. Vietina: "Sopralluoghi per installare le casette destinate agli sfollati"

La situazione dei terremotati dell’Appennino tosco-romagnolo (quella di Marradi e Tredozio sabato sera, domenica quella di Modigliana) è sbarcata al Mei, il meeting delle etichette indipendenti, la più importante rassegna italiana del settore, svoltasi lo scorso weekend in piazza a Faenza. Sul palco della grande manifestazione, ideata e coordinata da Giordano Sangiorgi, sono intervenuti sabato sera i sindaci di Marradi e Tredozio, rispettivamente Tommaso Triberti e Simona Vietina, e domenica il primo cittadino di Modigliana, Jader Dardi. Secondo gli organizzatori, "l’obiettivo era quello di proseguire tutte le azioni realizzate tra musica e solidarietà nel post alluvione e terremoto, dando voce ai sindaci, come segnale di ripartenza per il territorio".

"Dal palco del Mei ho raccontato e spiegato la grave situazione in cui si trova la popolazione di Tredozio – racconta la sindaca Vietina – in seguito alle gravi scosse che hanno messo in ginocchio tutto l’Appennino. Anche in quella occasione ho ribadito che il Governo deve approvare subito lo stato di emergenza nazionale chiesto dal presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini". Si parla di 100milioni di danni per una decina di comuni romagnoli: oltre Tredozio e Modigliana, tutti quelli della valle del Montone, in particolare Rocca San Casciano, e Premilcuore. A Tredozio, il comune più colpito dal sisma del 18 settembre scorso sono ad oggi 101 gli immobili inagibili (fra cui comune, scuole, posta, auditorium, biblioteca), con 118 persone sfollate, composte da oltre una cinquantina di famiglie. Fra gli immobili inagibili ci sono anche otto realtà commerciali: un alimentari, un bar, un tabacchi, un negozio di abbigliamento, un forno, un salone di parrucchiera, un ufficio della Cna e uno di un’assicurazione.

Ieri la sindaca Vietina, insieme ai suoi collaboratori, è stata impegnata tutto il giorno con i rappresentanti di alcune ditte che producono moduli abitativi (casette prefabbricate), per cercare una soluzione alle emergenze che finora hanno una sistemazione ma solo temporanea, come le scuole collocate all’interno di grandi tende della Protezione civile dentro il palazzetto dello sport. Alcune aziende sono arrivate anche dal Trentino. "Si tratta – spiega Simona Vietina – di stabilire dove collocare i moduli abitativi, stabilire se comprali o prenderli in affitto, per esempio quelli delle scuole, stabilire i preventivi e i tempi di realizzazione".

I sopralluoghi iniziati ieri continueranno ancora per giorni prima di arrivare a decisioni definitive, "perché i moduli abitativi per le famiglie sfollate hanno bisogno di un minimo di stabilità edilizia prima di essere sistemati nell’area che sarà prescelta. In questi giorni ancora di clima estivo, l’urgenza di avere un tetto sicuro sopra la testa non si fa ancora sentire, ma con l’inverno alle porte non c’è più tempo da perdere".