Emendamenti a raffica su una mozione pro Palestina

Il consiglio comunale di Forlì ha approvato a maggioranza una mozione che chiede la pace. Nulla a che vedere con...

Il consiglio comunale di Forlì ha approvato a maggioranza una mozione che chiede la pace. Nulla a che vedere con la mozione originale, presentata dalla consigliera di Alleanza Verdi e Sinistra Diana Scirri (foto in basso), mozione per la quale era stato anche organizzato un presidio in piazza Saffi da associazioni e comitati studenteschi pro Palestina. Nel suo testo, controfirmato da tutti i gruppi di opposizione, Scirri chiedeva un impegno da parte del Comune per la pace con uno striscione, con la richiesta del cessate il fuoco in Palestina e Libano, un regolamento che impedisse gli appalti alle aziende che hanno a che fare con la vendita di armi a Israele, il riconoscimento delle oltre 40.000 vittime della guerra scatenata da Israele a seguito dell’attacco del 7 ottobre.

"La mozione così com’è è troppo ideologizzata – afferma Leonardo Gallozzi, capogruppo della Civica –, ne presenteremo una come maggioranza al prossimo consiglio". E su questo leit motiv si svolge tutta la discussione, con l’opposizione a chiedere un punto di incontro: "Avete avuto due settimane per presentare emendamenti o discuterne", afferma Scirri rivolta ai banchi di maggioranza; "Noi siamo per la pace, ma non ci sta bene il clima che si respira in quest’aula", ribatte Fabrizio Ragni, capogruppo di Fratelli d’Italia. Si arriva a una sospensione. Si riprende un’ora dopo coi 5 emendamenti della maggioranza che tolgono ogni riferimento alla Palestina, alle azioni da svolgersi da parte del Comune, "e anche le vittime vengono cancellate" accusa Scirri. A colpi di maggioranza passano gli emendamenti e passa la mozione in cui si chiede: la pace.