Elisa Massa (Pd): "Via Zignola, mistero sulla rottura. Per la destra è sempre colpa di altri"

La consigliera comunale vive a Villanova: "A me è andata bene, altri hanno perso tutto di nuovo". Difende però la Regione: "Si è lavorato su un tratto di fiume molto lungo, lì non era ancora consolidato".

Elisa Massa (Pd): "Via Zignola, mistero sulla rottura. Per la destra è sempre colpa di altri"

Elisa Massa è vicepresidente del consiglio comunale

Elisa Massa, consigliera comunale del Pd e vice presidente del consiglio comunale di Forlì, come va nella sua Villanova?

"Abito nelle vicinanze di uno dei rii che confluiscono nel Montone: abbiamo passato la notte svegli con l’acqua che ci girava attorno, ma a noi è andata bene. Molti altri della mia zona invece sono stati allagati. Ci sono persone che erano rientrate a luglio, dopo aver sistemato la casa colpita dall’alluvione del maggio dello scorso anno, e ora hanno avuto un metro di acqua in casa. Tanti altri ‘fortunatamente’ hanno visto allagati garage e cantine, ma salve le case".

Com’è lo stato d’animo di chi è stato colpito dall’alluvione?

"C’è una grande rabbia anche perché si è rotto l’argine in uno dei punti che era stato ripristinato dopo l’alluvione del 2023".

Si tratta quindi di lavori fatti male?

"Ho parlato con i tecnici dell’unità di bacino. Non capiscono perché in quel punto sì, ma in altri no: forse tane di animali che hanno creato precarietà in quella zona. Al momento non sono ancora intervenuti perché l’acqua sta ancora defluendo, hanno invece sistemato una parte dell’argine lungo la tangenziale perché le condizioni erano più agevoli".

L’argine ha ceduto in più punti. La destra accusa la Regione di scarsa manutenzione e pochi lavori eseguiti.

"In questo anno e mezzo si è lavorato lungo un tratto dell’argine del Montone molto lungo, purtroppo non si era ancora arrivati con il consolidamento in via Zignola, che è uno dei punti in cui ha rotto. Si tratta comunque di lavori lunghi e complicati, non mi sento di gettare la croce sulla Regione".

Se non sulla Regione, su chi?

"In questo momento bisogna innanzitutto portare sollievo alle persone in difficoltà, mi sembra veramente fuori luogo l’attacco del ministro Nello Musumeci e delle destre, che fanno di questa tragedia una battaglia politica. Ma se proprio la vogliono mettere su questo piano, avrei anch’io la mia da dire".

Cioè?

"Non ho proprio capito per quale motivo la maggioranza di questo Comune non ha votato per la costituzione della commissione alluvione. Molti cittadini chiedono aiuto, non sanno come fare e la destra di questo Comune, invece che trovare un luogo di incontro e discussione, come poteva essere la commissione, non fa altro che lavarsene le mani dicendo che non è compito loro. È sempre colpa di altri...".

Il Comune non ha giurisdizione sui fiumi.

"Sarà anche così, ma il sindaco se non si fa portavoce dei problemi dei suoi cittadini, cosa ci sta a fare? Io ho sentito molte volte Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, dire che ha dovuto battere i pugni sul tavolo affinché venissero fatte delle opere, anche nei confronti della Regione. Qui invece si è più interessati a rivolgere le accuse alla Regione che a risolvere i problemi. Qui ci sono persone che piangono perché non si sentono più al sicuro: dobbiamo risolvere questi problemi, non fare polemica fuori luogo".

Matteo Bondi