C’è anche la romagnola DZ Engineering tra le ’100 Italian stories sport facilities’, il rapporto sulle eccellenze della filiera industriale italiana legata al settore dell’impiantistica sportiva, realizzato dalla prestigiosa Fondazione Symbola in collaborazione con Fassa Bortolo e presentato il 5 dicembre scorso a Roma. L’azienda del gruppo Dino Zoli, con sede a Forlì e Ravenna, è intervenuta nel convegno conclusivo dell’indagine alla presenza, tra gli altri, del ministro dello sport Andrea Abodi e dell’ex ministro Ermete Realacci, oggi presidente di Symbola.
Nel report della Fondazione si prendono in esame anche diverse soluzioni e tecnologie che migliorano le performance sportive e rendono lo sport spettacolare, sicuro e sostenibile. In questo campo l’Italia vanta una vera e propria specializzazione grazie alla capillare presenza sul territorio di strutture sportive, molte delle quali hanno segnato la storia in tante discipline. Un recente censimento di Icsc ne conta ben 76.919 che si concentrano per il 52% al Nord, il 22% al Centro e al Sud il 26%. Una media di 1,21 impianti ogni mille abitanti.
"DZ Engineering ha progettato e realizzato l’illuminazione del primo Gran premio in notturna nella storia della Formula 1, nel circuito di Marina Bay a Singapore nel 2008 – ha raccontato l’amministratore delegato Monica Zoli –. L’azienda è stata protagonista anche del primo ePrix, il circuito di Formula E con sole auto elettriche, svoltosi in notturna, tenutosi nel 2021 a Diriyah, in Arabia Saudita". La qualità dei lavori e le competenze dell’impresa sono confermate anche da altre importanti commesse. "Nel 2022 ci è stato affidato l’ambizioso progetto di Las Vegas, dove le monoposto di Formula 1 hanno sfrecciato di notte – prosegue Zoli –, per la prima volta, nell’iconica città americana. DZ Engineering è infatti una delle poche realtà al mondo in grado di offrire soluzioni full-service luci e telecomunicazioni, per qualsiasi infrastruttura sportiva, non solo quelle motoristiche. Inoltre abbiamo una particolare competenza per l’illuminazione artistica che ci ha portati a illuminare otto siti Unesco, fra cui la Reggia di Caserta e per l’impiantistica di alto livello nel settore industriale, operando in Romagna, in tutta Italia e in ambito internazionale".
Gianni Bonali