REDAZIONE FORLÌ

Droga al figlio in carcere Mamma finisce nei guai

La donna, 65enne, era in visita al penitenziario di Reggio Emilia: è stata trovata in possesso di hashish e una scheda sim per un telefonino.

Droga al figlio in carcere Mamma finisce nei guai

L’amore di una madre per il proprio figlio può essere tale, a volte, da travalicare anche i limiti della legalità. È quanto successo a una 65enne residente a Forlì, arrestata nel pomeriggio di sabato mentre si trovava presso il carcere di Reggio Emilia, con l’intenzione di fare visita al proprio figlio, a sua volta forlivese, attualmente detenuto presso la struttura carceraria emiliana. Le manette sono scattate perché, a quell’incontro, la donna si è presentata con due ovuli di hashish nascosti nella biancheria intima e una scheda Sim per un telefono cellulare, presumibilmente posseduto, all’interno della cella, dal figlio.

Nell’attraversare i vari controlli previsti per poter accedere all’area colloqui, i cani antidroga, avrebbero iniziato ad abbaiare, fiutando la possibile presenza di sostanza stupefacente in possesso della signora. A seguito di una perquisizione più approfondita da parte degli agenti della polizia Penitenziaria, è comparsa la droga, occultata negli indumenti intimi di lei, oltre alla scheda telefonica. Ragion per cui è stata posta in arresto per le ipotesi di reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione di soggetti detenuti.

Ieri mattina, in Tribunale a Reggio, si è tenuta l’udienza di convalida. La donna (difesa dall’avvocato Alessandro Pinzari, del foro di Forlì, sostituito in aula dalla collega reggiana Cecilia Soliani) ha fornito la sua versione dei fatti, assumendosi la responsabilità di quanto accaduto e scusandosi per l’accaduto. Il pm, titolare del fascicolo, Marco Marano, ha chiesto, oltre alla convalida dell’arresto, l’applicazione delle misure cautelari del divieto di dimora in provincia di Reggio e l’obbligo di firma quotidiana presso la stazione dei carabinieri di Forlì. La difesa ha chiesto che non venissero applicate misure cautelari o, in subordine, solo quella del divieto di dimora in provincia. Il giudice per le indagini preliminari Andrea Rat, al termine dell’udienza, ha convalidato l’arresto, accogliendo in toto le richieste del pm.

Nicola Bonafini