QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Dovadola, per il tartufo arriva anche Bonaccini

Sagra al via questa domenica, poi in quella successiva la sfida fra i ricercatori con il presidente della Regione a premiare.

Dovadola, per il tartufo arriva anche Bonaccini

Dovadola, per il tartufo arriva anche Bonaccini

Scarsa ancora di tartufo, ma ricca di tante specialità gastronomiche a base del pregiato tubero si annuncia quest’anno la 56ª edizione della Fiera e Sagra del Tartufo, organizzata dalla Pro loco di Dovadola, nelle domeniche del 15 e 22 ottobre. "La manifestazione – spiega il presidente della Pro loco, Mirco Tedaldi – promuove i tesori culinari unici del territorio locale. Dalle prelibatezze del tartufo bianco e nero ai pregiati funghi, dal dolce miele ai formaggi succulenti, dal vino raffinato ai salumi squisiti e molto altro ancora".

Questo tesoro spontaneo delle verdi colline circostanti torna quindi questa domenica a deliziare gli appassionati di buon cibo attraverso le tradizionali prelibatezze romagnole servite da un centinaio di volontari, dalle ore 11 alle 20 in piazza Berlinguer, sotto vari tendoni per un totale di 1.000 posti a sedere e con 4 casse funzionati per la biglietteria.

Ecco un elenco non esauriente del ricco menù delle prelibatezze della sagra in via di preparazione: 2mila porzioni di tagliatelle tirate al mattarello dalle esperte sfogliene dovadolesi, 1.000 porzioni di polenta, 500 di lasagne, condite con 300 chili di ragù al tartufo; un quintale di sugo per condire migliaia di crostini; ancora, 2.000 uova al tegamino, 1.000 piadine romagnole farcite con prosciutto, salame e salsiccia, un quintale di carne per oltre 700 porzioni di scaloppine. Il tutto innaffiato di Sangiovese e altri vini delle prime colline fra Dovadola e Castrocaro.

Per tutta la giornata il paese sarà animato da musica, da una mostra di artisti locali nel teatro comunale, dai negozi, ristoranti e agriturismi aperti, da un centinaio di bancarelle ambulanti che eporranno una varietà di prodotti, dai generi alimentari all’abbigliamento, dagli accessori per la casa ai manufatti tipici.

Produttori agricoli e coltivatori locali avranno l’opportunità di presentare i loro prodotti di stagione, mentre sei commercianti di tartufi allestiranno i loro banchi per esibire il prezioso ‘tesoro’ dell’autunno. Spiega a questo proposito il presidente della Pro loco Tedaldi: "Stando ai tartufai locali, la stagione è iniziata male, perché troppo calda e poco piovosa. Con questa siccità, il tartufo scarseggia e i cani non cercano". Il prezzo? Sulle bancarelle di domenica scorsa alla Sagra del Sottobosco di Portico, il bianco costava 200 euro l’etto e da 30 a 60 il nero. "Il bianco – precisa Tedaldi – potrebbe salire anche a 250 euro l’etto".

Novità di quest’anno, la premiazione del Tartufo d’Oro è rinviata alla seconda domenica della sagra, cioè al 22 ottobre, quando alle ore 11.30 interverrà il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a premiare il più bel tartufo in esposizione selezionato da una giuria di esperti presieduta dal decano dei tartufai dovadolesi Alberto Barzanti.