Doposcuola e italiano per stranieri: i progetti

Grazie a una rete di volontari a Rocca sono partite diverse iniziative per aiutare i ragazzi e gli immigrati residenti in paese

Doposcuola e italiano per stranieri: i progetti

I ragazzi delle medie durante le attività pomeridiane del doposcuola

"A Rocca San Casciano sono in atto tre bellissime iniziative di volontariato a favore dei giovani che meritano un ringraziamento dell’amministrazione comunale". Lo sostiene il sindaco, Marco Valenti, che entra nei particolari: "Due progetti riguardano il doposcuola per i ragazzi delle elementari, gestito dai volontari della Misericordia, e per quelli delle medie, gestito dai volontari dell’associazione Tradizioni Acquacheta. Inoltre, è partito il progetto dell’Auser per l’insegnamento della lingua italiana a residenti stranieri, tutti realizzati presso i locali comunali dell’Informagiovani".

Il doposcuola per gli alunni delle elementari, già al secondo anno, è a cura della Misericordia presieduta dal governatore Giovanni Lukaszczyk. L’iniziativa è animata da una decina di insegnanti in pensione, con l’aiuto di alcune persone di supporto. Gli iscritti sono 35 e frequentano due pomeriggi la settimana dalle 14.30 alle 16.30 suddivisi per classe (nella quinta, numerosa, i gruppi sono due), cui si aggiunge un gruppetto di immigrati per l’apprendimento della lingua italiana.

Il secondo progetto riguarda il doposcuola per medie e superiori, gestito dall’associazione Tradizioni Acquacheta, diretto da Carlo Casanova, che racconta: "I giovani che frequentano i due incontri settimanali dalle 15.30 alle 17.30 sono 36, suddivisi in due gruppi, per le medie e le superiori. Noi insegnanti volontari li aiutiamo a svolgere i compiti, nello studio e nell’animazione delle attività ricreative. Inoltre, proponiamo approfondimenti legati a temi della scuola o al territorio, con escursioni al mattino, in collaborazione con la scuola. Tutto questo avviene anche in collaborazione con la Domus Coop di Forlì".

Il terzo progetto riguarda l’insegnamento dell’italiano a residenti stranieri, gestito dall’Auser, il cui referente locale, Francesco Cavallo, racconta: "I ragazzi frequentanti i corsi di due ore, due volte la settimana, sono 15, sia di Rocca sia di altri paesi della vallata, guidati da quattro insegnanti in pensione volontari. Si tratta del secondo anno consecutivo e vediamo positivi risultati". Aggiunge la presidente provinciale dell’Auser, Maria Luisa Bargossi: "Imparare la lingua italiana per gli stranieri è il primo passo verso l’inclusione, per ottenere la cittadinanza e difendere i propri diritti".

Conclude Cavallo: "Come volontari dell’Auser vorremmo tenere anche altri corsi per la lingua inglese e il cucito, ma ci mancano gli spazi. Speriamo che il Comune ce li trovi".

Conclude il sindaco Valenti: "Ringrazio tutti i volontari impegnati nei tre progetti e le loro associazioni, per la preziosa attività svolta a favore dei giovani, delle famiglie dell’intera comunità rocchigiana".

Quinto Cappelli