VALENTINA PAIANO
Cronaca

"Dolori come coliche renali. Ma ho avuto due figli"

Jessica, 36 anni, racconta cosa vuol dire soffrirne e i problemi di fertilità

"Hai mal di pancia quando hai il ciclo? E allora? Con il ciclo è normale, non è niente". È la frase che le donne affette da endometriosi si sentono dire più spesso. Ma le lacrime possono trasformarsi in perle: il tormento può far nascere nuove opportunità ed essere d’aiuto a chi soffre le stesse pene. È il caso di Jessica Ravaglia, forlivese di 36 anni, volontaria di Ape che convive da tempo con la malattia.

Jessica, come ha scoperto di soffrire di endometriosi?

"Ho sempre preso la pillola anticoncezionale e questo mi ha permesso di non sentire male durante il ciclo. Ma quando ho smesso di assumerla, i dolori si sono fatti sempre più intensi".

Cosa ha fatto dopo?

"La mia ginecologa ha sospettato l’endometriosi e mi ha consigliato di chiedere un consulto a Bologna. Dalla visita è emersa una piccola cisti che ha confermato la diagnosi ma il quadro non destava preoccupazione. Tutto però è cambiato in fretta: in 4 mesi la malattia è esplosa".

C’è chi ha messo in dubbio il suo dolore?

"La mia famiglia mai, ha vissuto con me i momenti più bui. Tra i tanti medici che mi hanno visitato prima di avere la diagnosi solo uno ha negato la malattia. Anche nelle amicizie c’è stato chi pensava esagerassi ma non mi sono lasciata condizionare".

Che soluzioni o trattamenti le hanno proposto?

"Ho consultato specialisti in tutta Italia e il ‘verdetto’ era sempre lo stesso: occorre togliere utero e ovaie. Questo voleva dire non avere figli e io a vent’anni desideravo averne un giorno. Nel frattempo, la malattia continuava a correre: avevo cisti anche nell’uretra, nella vescica e perfino nei polmoni. I piccoli gesti quotidiani diventavano sempre più faticosi, finché un giorno mi hanno ricoverato in ospedale dove mi è stata somministrata della morfina per gestire il dolore. Da lì, l’ultimatum: hai sei mesi per cercare una gravidanza poi è necessario procedere con l’intervento demolitivo".

Il 30-40% delle donne affette da endometriosi soffre di infertilità, ha avuto problemi a concepire?

"Sono stata fortunata: nel 2015, sono rimasta incinta di mia figlia Arianna e a novembre 2019 è arrivato Andrea. Ho avuto due gravidanze difficili a causa della malattia, con minacce di aborto e dolori simili a quelli delle coliche renali. L’endometriosi ha provocato anche due interruzioni di gestazione".

La malattia ora è sotto controllo?

"Finché ho allattato l’endometriosi è rimasta latente, ora i sintomi stanno tornando e dovrò rivalutare la situazione".

Come si è avvicinata all’Associazione Progetto Endometriosi?

"Nel 2013, appena ho scoperto di avere l’endometriosi, un’amica mi ha parlato dell’associazione e sono diventata subito volontaria; è venuto naturale. Ora che i miei bambini sono più grandi posso essere più attiva nelle iniziative: infatti, presterò servizio durante l’iniziativa dei ‘Fiori consapevoli’. Il desiderio è di migliorare il livello di consapevolezza e sensibilità dei giovani nei confronti della malattia".