GIANNI BONALI
Cronaca

Dipendenti più sereni. Novacolor, un corso per imparare a gestire la rabbia tra colleghi

Tra le misure di welfare applicate dall’azienza del gruppo San Marco anche aiuti alle donne vittime di violenza e consulenze per chi ha figli adolescenti.

Tra le misure di welfare applicate dall’azienza del gruppo San Marco anche aiuti alle donne vittime di violenza e consulenze per chi ha figli adolescenti.

Tra le misure di welfare applicate dall’azienza del gruppo San Marco anche aiuti alle donne vittime di violenza e consulenze per chi ha figli adolescenti.

San Marco Group, azienda leader nella produzione e distribuzione di pitture e vernici per l’edilizia professionale, ha attivato una serie di iniziative legate al benessere dei dipendenti. Un welfare aziendale che si concentra sulle relazioni e sul sostegno alle donne vittime di violenza, l’organizzazione di corsi per la gestione della rabbia e il dialogo genitori e adolescenti. Il gruppo, con sede a Marcon (Venezia), conta 377 dipendenti, un fatturato di oltre 122 milioni di euro, con 7 siti produttivi e 4 società commerciali dislocate in tutto il mondo.

L’impresa ha una sede anche a Forlì con il marchio ’Novacolor’, in via Aldrovandi, con 39 addetti. Negli ultimi anni lo stabilimento è stato ristrutturato nell’area training, negli uffici e showroom, per un investimento di 2 milioni e mezzo di euro e l’installazione di un impianto fotovoltaico. "Il nostro modello di welfare – afferma Mariluce Geremia, vicepresidente e responsabile risorse umane – è in costante evoluzione perché fondato sull’ascolto di chi lavora con noi. È stato infatti implementato con diverse misure dedicate alla genitorialità, alla parità di genere e alla salute. La chiusura dei nuovi accordi sindacali ci offre quindi l’occasione per spingere sull’acceleratore, con nuovi interventi che puntano a supportare e tutelare le persone, e a non farle sentire sole anche se si trovano in situazioni personali critiche". Fra le iniziative emerge l’estensione a 4 mesi del congedo retribuito alle vittime di violenza di genere per tutelare le lavoratrici che si trovano all’interno di percorsi di protezione e che si sono recate presso strutture a carico del Servizio sanitario nazionale con un codice rosso. In questo modo possono usufruire di un mese in più rispetto ai 3 previsti dalla normativa vigente, così da affrontare con maggiore serenità questo delicato momento di riorganizzazione personale e familiare.

Si concentra invece sulla volontà di supportare la genitorialità la serie di appuntamenti, partiti a fine marzo, dedicati ai dipendenti che hanno figli adolescenti. Gli incontri, condotti da uno psicologo, puntano a rafforzare il loro legame e affrontare le sfide di un momento della vita complesso, segnato spesso da incomprensioni e difficoltà di comunicazione.

In autunno, inoltre, prenderà il via un corso sulla gestione della rabbia nel contesto professionale: uno degli obiettivi è lavorare sul controllo delle emozioni più complesse trasformandole in una opportunità di evoluzione personale e miglioramento delle dinamiche interne all’azienda.

Gianni Bonali