VALENTINA PAIANO
Cronaca

Difendiamo i diritti e la democrazia. Il dialogo come strumento di pace

I ragazzi di Modigliana hanno riflettuto sulle libertà universali e come queste debbano essere sempre garantite "Noi adolescenti siamo ’immersi nella rete’ e osserviamo il mondo che ci circonda tra paure e speranze".

I ragazzi di Modigliana hanno riflettuto sulle libertà universali e come queste debbano essere sempre garantite "Noi adolescenti siamo ’immersi nella rete’ e osserviamo il mondo che ci circonda tra paure e speranze".

I ragazzi di Modigliana hanno riflettuto sulle libertà universali e come queste debbano essere sempre garantite "Noi adolescenti siamo ’immersi nella rete’ e osserviamo il mondo che ci circonda tra paure e speranze".

Oggi viviamo in democrazia e il rispetto delle leggi è molto importante sia per noi cittadini sia per chi ci governa, tuttavia non bisogna dimenticare che il cammino è stato lungo e tortuoso. Intorno alla metà del Novecento, dopo aver subito terribili dittature, atroci genocidi e due conflitti mondiali, l’umanità si è resa conto di dover riflettere seriamente sul proprio futuro e sulla necessità di fissare regole universali per garantire alcuni diritti fondamentali. Nello specifico:

- la libertà di parola e di espressione, per consentire a tutti di manifestare il proprio pensiero;

- la libertà religiosa, per dare a tutti la possibilità di esprimere la propria fede;

- la libertà dal bisogno, per garantire a tutti una vita non tormentata dalla miseria, dalla privazione, dall’ignoranza e dalle malattie;

- la libertà dalla paura, per consentire a tutti di condurre la propria esistenza nella pace, lontano dalle guerre e da ogni forma di violenza.

Le quattro libertà, su cui si sarebbe dovuta fondare la futura comunità mondiale, erano state elencate in un profetico messaggio alla nazione nel 1941, dal Presidente degli Stati Uniti d’America Franklin Delano Roosevelt. Questi principi furono poi ripresi e introdotti nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò il 10 dicembre 1948.

Le Nazioni Unite rappresentano la prima tappa verso la costituzione di una società capace di affrontare e risolvere i problemi sempre più complessi che gravano sull’umanità quali: il superamento degli egoismi nazionali, l’innalzamento del livello di educazione e del tenore di vita dei popoli tramite l’eliminazione di gravi ingiustizie sociali. Noi adolescenti del XXI secolo, ’immersi nella rete’ non possiamo che osservare il mondo che ci circonda tra paure e speranze:

- ’paure’ perchè persistono in varie zone del mondo conflitti locali di carattere politico, economico, etnico e religioso;

- ’speranze’ perchè desideriamo la pace, la libertà, il rispetto della dignità della persona.

Quali potrebbero essere le prospettive per costruire un ’mondo di pace’? La potente arma del dialogo si può considerare sicuramente come uno strumento essenziale per promuovere la giustizia, la pace, la riconciliazione. Solo attraverso il seme del dialogo si può sperare di costruire un mondo in cui regni la pace e l’armonia delle diversità. Ci piacerebbe concludere con i versi di una poesia molto significativa del poeta turco Nazim Hikmet.

’Non vivere su questa terra’

Ragazzo mio,

io non ho paura di morire.

Tuttavia, ogni tanto

mentre lavoro

nella solitudine della notte,

ho un sussulto nel cuore,

saziarsi della vita, figlio mio,

è impossibile.

Non vivere su questa terra

come un inquilino,

o come un villeggiante stagionale.

Vivi in questo mondo

come se fosse la casa di tuo padre.

Credi al grano,

alla terra, al mare,

ma prima di tutto ama l’uomo.

Ama la nuvola,

il libro

la macchina,

ma prima di tutto

l’uomo.

Senti in fondo al tuo cuore

il dolore del ramo che secca,

del pianeta che si spegne,

della bestia ferita,

ma prima di tutto

il dolore dell’uomo.

Godi di tutti i beni terrestri,

del sole,

della pioggia

e della neve,

dell’inverno e dell’estate,

del buio e della luce,

ma prima di tutto

godi dell’uomo.

Classe 3ªA