Il neo governatore dell’Emilia Romagna, Michele de Pascale, ha partecipato ieri alla cerimonia che ha sancito l’ingresso ufficiale di Bertinoro nel novero dei Borghi più belli d’Italia. Una presenza quasi ‘dovuta’ per il presidente: "Sono qui anche perché devo qualcosa di simile a delle scuse alla comunità di Bertinoro, per il ratto della sindaca. Ma penso di aver fatto la scelta giusta per il momento storico che stiamo vivendo: c’è bisogno di Gessica in Regione", ha dichiarato prendendo la parola poco prima della consegna della bandiera dell’associazione ‘Borghi più Belli d’Italia’ all’amministrazione comunale.
L’affermazione si è resa necessaria nel giorno in cui la sindaca di Bertinoro Gessica Allegni si era presentata per la prima volta ai suoi concittadini con il nuovo ruolo di assessora alla cultura della Regione, per di più mantenendo – ancora per un po’ – la fascia tricolore di prima cittadina del suo Comune. È stata anche l’occasione per il neo governatore di esprimere il suo pensiero in merito al turismo nelle aree interne, "che deve aiutare a difendere quei servizi che altrimenti difficilmente supererebbero la difficoltà del calo demografico che i piccoli centri stanno subendo". Borghi che possono diventare "hub" dove trascorrere due o tre notti "mentre si visita il centro storico di Ravenna, la mostra di Forlì e anche Bologna".
Alla cerimonia era presente il presidente nazionale dell’associazione Borghi più belli d’Italia, Fiorello Primi, il presidente dell’associazione regionale, l’ex sindaco di San Leo Mauro Guerra, la direttrice di Visit Romagna Chiara Astolfi, e naturalmente i padroni di casa con l’assessora alla cultura, Sara Londrillo, la sindaca del consiglio delle ragazze e dei ragazzi, Sara Spazzoli, e praticamente tutta la giunta comunale.
"Siamo onorati e orgogliosi di entrare nell’associazione dei Borghi più Belli d’Italia – aveva esordito Allegni –. Un riconoscimento non dovuto, ma frutto di tanto lavoro e per questo ci tengo a ringraziare, in primis, l’ufficio cultura e turismo. Con loro anche tutti gli uffici comunali, gli assessori". Un riconoscimento a cui sente di dovere anche il suo nuovo ruolo. "Senza le grandi cose che abbiamo fatto in questi tre anni, non sarei stata scelta".
Entrare nei Borghi più belli d’Italia non è semplice, hanno poi spiegato i due presidenti: "Sono 13 i nuovi ingressi a fronte di 34 richieste: non ci sono solo aspetti architettonici, culturali, storici, ma si valuta anche la comunità che vi abita". Un ingresso in grande stile: "In oltre 20 anni non ci era mai capitato di avere alla consegna della Bandiera il presidente della Regione. E qui, oltretutto, abbiamo anche un’assessora".