MATTEO BONDI
Cronaca

De Pascale alza la posta in palio: "Dall’alluvione alla sanità, se vinco difenderò tutti"

Comizio in piazzetta della Misura con 150 persone: "Se faccio male, avrò sbagliato io. Voglio la responsabilità, anche quella di riportare qui il centrosinistra alla vittoria".

Comizio in piazzetta della Misura con 150 persone: "Se faccio male, avrò sbagliato io. Voglio la responsabilità, anche quella di riportare qui il centrosinistra alla vittoria".

Comizio in piazzetta della Misura con 150 persone: "Se faccio male, avrò sbagliato io. Voglio la responsabilità, anche quella di riportare qui il centrosinistra alla vittoria".

"Mi sento una po’ di responsabilità di tornare a vincere come centrosinistra in questa terra, la Romagna forlivese". Saluta così, sul finale, i 150 che si sono radunati sotto le bandiere dell’ampia coalizione che lo sostiene, il candidato alla presidenza della Regione Emilia Romagna, Michele de Pascale. Ad aprire il comizio in piazzetta della Misura sul cassone di un camioncino rosso è stato Edoardo Russo, ex presidente dell’Azione Cattolica. "È una persona capace di tenere le redini del cambiamento – ha aperto Russo riferendosi al sindaco di Ravenna – in un tempo in cui rischiamo di illuderci che bastino risposte semplici per risolvere problemi complessi".

Una responsabilità che de Pascale dice di volere tutta, soprattutto sul tema della ricostruzione post alluvione, e attacca la sua principale avversaria, senza nominarla, "la candidata della parte opposta ieri sera a ‘Porta a Porta’ ha chiaramente detto che lei questa responsabilità non la vuole, che siano altri a pensare alla ricostruzione. Io dico, invece, che deve essere il presidente della Regione ad avere questo compito, perché devono essere chiare le responsabilità. È mio dovere difendere i cittadini, tutti i cittadini, così, se avrò fatto male, sapranno che c’è un unico responsabile".

L’orgoglio di sentirsi emiliano romagnolo "anche se sono di qua, della Romagna" e "anche se non ci nascondiamo dietro al ‘va tutto bene’, non accetto neanche che la nostra terra venga descritta come la peggior regione d’Italia. Abbiamo due valori ben precisi. Il primo è il lavoro, eravamo poverissimi subito dopo la guerra, tutto quello che siamo riusciti a fare, lo abbiamo fatto con il lavoro. Poi siamo una terra solidale: in nessun altro posto c’è un tessuto di volontari e associazioni così ricco e disposto a dare una mano".

Torna poi a parlare di sanità. "Dobbiamo difendere la sanità pubblica e universalistica. Questo sarà il nostro Piave, perché non arrivi un ministro, come è arrivato Nello Musumeci, a dirci che dobbiamo assicurarci. Nello stesso modo potrebbe arrivare Schillaci a dirci la stessa cosa per la nostra salute. Questo mai".

Rivendica l’ampia coalizione che lo sostiene. "La nostra è un’alleanza basata sul rispetto e sul programma, che abbiamo scritto insieme e che, insieme, porteremo a realizzare". E attacca ancora il ministro alla protezione civile, ex governatore della Sicilia: "È da un anno e mezzo che critica e che vuole insegnare come dovremmo fare le cose – afferma de Pascale –, ma le critiche le accetto da persone che hanno dimostrato di saper fare, invece non è stato neanche confermato dal suo partito dopo un solo mandato. Trovatemi un indicatore dove la sua regione abbia fatto meglio dell’Emilia Romagna e allora ne parleremo".

L’invito finale è quello di andare a votare e convincere le persone a farlo. Il comizio si chiude con tutti i candidati delle varie liste sul palco insieme al candidato presidente.