Forlì porta sicuramente fortuna ai tennisti italiani. Lo testimoniano le due storiche medaglie appena ottenute – cent’anni dopo il barone De Morpurgo – alle Olimpiadi di Parigi dai giocatori azzurri che, a vario titolo e in momenti diversi della loro vita, sono passati dallo storico Circolo tennis Villa Carpena. Lorenzo Musetti, innanzitutto, ha vinto due volte sui campi forlivesi;: prima l’importante challenger disputato nel 2020 in epoca Covid e poi quello organizzato nel 2022; Sara Errani invece, su quegli stessi campi, si è allenata per un paio di anni, tra l’esperienza in Florida all’Accademia di Nick Bollettieri e quella in Spagna a Valencia, dove poi è rimasta per tutta la vita. Per entrambi, bronzo il primo nell’individuale sabato sera e oro in doppio domenica la seconda con Jasmine Paolini, un vero e proprio trampolino di lancio verso lidi altissimi.
"Quando aveva 15 o 16 anni – racconta Ferruccio Tassinari, vicepresidente del Ct Villa Carpena – Sara Errani si è allenata a lungo da noi: venne assieme a una coppia di fratelli, i Rondinelli, che però non so se abbiano continuato o meno col tennis. Viveva anche a Forlì e si allenava con Nancy Rustignoli e Sara Pretolesi, che oggi sono tra le nostre maestre di tennis. Era amica anche del nostro direttore tecnico Alberto Casadei. Anche solo due mesi fa era qui da noi al bar del Villa Carpena per prendere un caffè assieme alla Pretolesi, una cosa che ogni tanto fa. Passa al circolo, magari si allena per un’oretta, due chiacchiere e poi torna in giro per il mondo".
Un mondo che ha portato la tennista di Massa Lombarda – nata in realtà a Bologna, patria della madre Fulvia, ma romagnola a tutti gli effetti – a diventare miglior doppista del mondo, una decina di anni fa. E oggi, con l’oro conquistato in doppio a Parigi 2024, anche protagonista del Career Golden Slam, ovvero conquistatrice della vittoria nei quattro maggiori tornei al mondo e della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici, questa a ben 16 dal primo successo in un doppio Wta (il circuito femminile internazionale). E a proposito di Wta, è in cantiere al Villa Carpena un torneo Wta 150 per il prossimo giugno. Un’occasione, probabilmente, per rivedere all’opera direttamente Sara Errani.
La medaglia di bronzo nel singolare maschile è arrivata dunque da Lorenzo Musetti, uno dei migliori 2002 in circolazione che a Forlì ha ottenuto, nel 2020, la sua prima vittoria in un torneo Challenger tra i grandi. "Non era tanto conosciuto al grande pubblico – conclude Ferruccio Tassinari –, ma aveva un talento incredibile e aveva vinto il torneo Under 18 agli Australian Open. Ebbe una wild card e fu bravissimo ad aggiudicarsi il torneo in finale su Thiago Monteiro con un doppio tiebreak. Invece, due anni dopo, gli portammo davvero fortuna. Non veniva da un periodo brillantissimo ed era stato eliminato subito al Roland Garros: avremmo potuto avere Sonego, che aveva una miglior classifica in quel momento, ma un po’ per la sua vittoria di due anni prima, un po’ per il suo gioco, così interessante, lo abbiamo scelto r lui ripagò Villa Carpena con una nuova vittoria, stavolta in finale su un altro italiano, Passaro".