SOFIA NARDI
Cronaca

Da Civitella con onore: "Giornata indimenticabile"

Stelio Venturini sulla sua Mg del ’59: era il veicolo-guida dell’aereo britannico

La Mg A con il suo proprietario Stelio Venturini alla guida nel piazzale (Frasca)

La Mg A con il suo proprietario Stelio Venturini alla guida nel piazzale (Frasca)

In gergo si chiama ‘follow me’, ovvero ‘seguimi’: si tratta della vettura che guida gli aerei verso il piazzale di sosta. Ieri, in occasione dell’arrivo del re Carlo e della regina consorte, a ricoprire questa funzione è stato un veicolo davvero speciale: una Mg A del 1959. Parliamo di un’auto inglese, di un brillante azzurro cielo, guidata da Stelio Venturini, appassionato di auto d’epoca originario di Civitella, che ha messo il suo mezzo a disposizione dell’evento.

Stelio Venturini, come è nata l’idea?

"Per una vita ho lavorato a Unieuro per Giuseppe Silvestrini, attuale presidente di F.A., come agente e poi capo area. Dopo il pensionamento, avvenuto un paio d’anni fa, siamo rimasti in contatto e l’idea gliel’ho proposta io un paio di settimane fa, durante un pranzo".

E lui ha subito accettato?

"Gli è sembrata una bellissima idea e ha subito affrontato le questioni burocratiche per consentirmi di scortare l’aereo reale".

Quante auto d’epoca ha collezionato nel corso del tempo?

"Ne ho sei. Ho sempre nutrito la passione, ma il primo acquisto l’ho fatto solo nel 2016. Pensavo che sarebbe finita lì, invece era solo l’inizio. Dedico molto tempo alle auto, soprattutto alla loro cura minuziosa. Addirittura studio come pulirle per non corrompere l’odore originale dei sedili in pelle".

Tra tutte le auto del suo parco, come ha scelto quella da utilizzare durante la giornata?

"Non ho avuto dubbi: volevo omaggiare il re e la regina con un’auto inglese. Inoltre è un mezzo a me particolarmente caro, perché è il primo che ho acquistato dopo essermene innamorato a prima vista".

È stato molto emozionante percorrere la pista di fronte all’aereo britannico?

"Sì, è stata una giornata ricca di emozioni intense, anche perché ho avuto un’opportunità inattesa: mi è stato concesso di salire sull’aereo del presidente della Repubblica Mattarella e, addirittura, di sedere per un attimo sulle poltrone. È stata un’esperienza unica che non dimenticherò".

Sofia Nardi

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