Cresce la protesta. Folla al consiglio di Modigliana: alluvioni, il sindaco Dardi nel mirino

Una settantina di persone nel ’parlamentino’ della città della Val Tramazzo, autoconvocati via social. La critica: "Poca comunicazione per le emergenze". La replica: "Faremo più incontri pubblici".

Cresce la protesta. Folla al consiglio di Modigliana: alluvioni, il sindaco Dardi nel mirino

Una settantina di persone nel ’parlamentino’ della città della Val Tramazzo, autoconvocati via social. La critica: "Poca comunicazione per le emergenze". La replica: "Faremo più incontri pubblici".

La novità del consiglio comunale di mercoledì a Modigliana, iniziato alle 18, è stata l’insolita, notevolissima, partecipazione dei cittadini; una settantina i presenti, che hanno riempito la sala e, nonostante l’aggiunta di sedie e i tanti in piedi, molti sono rimasti ad ascoltare nell’antistante salone non essendo in grado neppure di entrare.

A innescare l’affollamento, l’autoconvocazione nata sui social, che invitava tutti a partecipare per conoscere direttamente dagli amministratori lo stato dell’arte dei lavori di ricostruzione dopo le alluvioni del maggio 2023 e del settembre scorso: tra gli interventi ritenuti più urgenti, quello sulla Riva della Pappona e la sistemazione del ponte di Cà Stronchino.

Lunga l’attesa della gente, che ha dovuto attendere la trattazione degli undici punti all’ordine del giorno; ovvero circa tre ore (comprese interrogazioni, interpellanze e mozioni, con ben due argomenti riferiti alla foresta di Montebello a rischio per l’intervento previsto di otto pale eoliche). Così a un certo punto in molti, stremati, se ne sono andati senza poter intervenire.

Durante la successiva discussione il sindaco Jader Dardi ha annnciato che pe ril ponte di Cà Stronchino, distrutto dalle piogge alluvionali del maggio 2023, "è stata completata la valutazione tecnica dei due progetti presentati alla società Sogenid, incaricata dal Comune per la ricostruzione, e l’impresa di Imola vincitrice dovrà avviare al più presto i lavori".

Lo stesso primo cittadino ha quindi letto il rapporto del 23 maggio 2023 a cura del ’Genio 8° reggimento paracadutisti della Folgore’, sulla vexata quaestio di un intervento con un ponte Bailey, che non si poteva realizzare per motivi tecnici, così come sono irrealizzabili guadi sul fiume Marzeno.

Dardi ha a lungo relazionato su tutti gli interventi previsti per la ricostruzione, e solo alla fine ha dato la parola ai cittadini. Alcuni dei quali hanno manifestato il loro malumore per come stanno andando le cose in generale, prevalentemente "per le lungaggini degli interventi anche quelli da subito ritenuti prioritari, perché il territorio è stato devastato anche dalle negligenze di chi doveva effettuare la manutenzione". Ma la critica maggiore rivolta al Comune, da tutti sottolineata, è stata "la mancanza di informazioni direttamente ai cittadini con riunioni pubbliche e non solo con interviste sui mass media o attraverso whatsapp". Il precedente consiglio comunale si era svolto tre mesi fa, e l’assemblea a teatro con la presenza di centinaia di cittadini interessati, nell’agosto del 2023.

In chiusura Dardi si è impegnato a una informazione più puntuale e varia: "Terremo fede a questa richiesta – ha concluso Dardi –, organizzando incontri pubblici per presentare le attività, i programmi e i progetti avviati, ma anche per raccogliere proposte e segnalare le difficoltà e i problemi che incontreremo".

Giancarlo Aulizio