Così Mastroianni rivive in ’Marcello mio’

Gratis al Saffi per 10 lettori. L’attore ’resuscitato’ dalla figlia Chiara che ne indossa i panni in una simbiosi catartica dalle piaghe oniriche .

Così Mastroianni rivive in ’Marcello mio’

Così Mastroianni rivive in ’Marcello mio’

Un biglietto per il cinema in omaggio ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa del cinema Saffi a partire dalle 20.30. In sala arriva Marcello mio, film diretto da Christophe Honoré che segue la figlia di Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve, Chiara, anche lei attrice, nel corso di un’estate particolare, durante la quale la donna decide di vivere come suo padre. Non solo ne indossa gli abiti, ma inizi anche a parare e respirare come Marcello in una simbiosi catartica che prende pieghe fortemente oniriche. Nel cast del film troviamo anche Benjamin Biolay, Fabrice Luchini, Melvil Poupaud e Stefania Sandrelli i quali interpretano versioni in parte reali e in parte romanzate di se stessi. Il film, girato tra Parigi, Roma e la località balneare di Formia, è stato realizzato in occasione del centenario della nascita di Marcello Mastroianni ed è stato pensato come un omaggio per esplorare con modalità inconsuete i momenti più importanti della carriera dell’attore italiano.

Rimane ancora in cartellone Il gusto delle cose, diretto da Tran Anh Hung. L’azione si svolge nella Francia del XIX Secolo. Eugénie (Juliette Binoche) e il rinomato chef Dodin Bouffant (Benoît Magimel) lavorano fianco a fianco da ormai oltre vent’anni. La cucina di Bouffant è di altissimo livello, i suoi piatti sono considerati tra i più gustosi e raffinati del paese e la collaborazione con Eugénie è stata fondamentale in tutti questi anni per costruire quella gastronomid adi eccellenza che tutti gli riconoscono. La grande complicità, inevitabilmente presente tra i due, è anche alla base di un forte sentimento amoroso e passionale, soprattutto da parte di Dodin. Lo chef decide di arrendersi all’evidenza e chiede più volte alla sua socia di sposarlo. Eugénie però è una donna molto indipendente, ogni volta sceglie di rifiutare le proposte di Dodin perché vede nel matrimonio una minaccia per la sua libertà. A questo punto, l’uomo, stanco della sua riluttanza, decide di conquistarla facendo una cosa che non aveva mai fatto prima: cucinare per lei. Il film prende ispirazione del romanzo La Vie et la Passion de Dodin-Bouffant (1924), dello scrittore svizzero Marcel Rouff, e dalla figura dello scrittore francese e gastrosofo Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826). Per realizzare le pietanze che si vedono nel film, in cui è centrale l’aspetto culinario, è stato ingaggiato in qualità di consulente tecnico lo chef francese Pierre Gagnaire, il quale può vantare quattordici stelle sulla guida Michelin. Altro consulente è stato lo storico Patrick Rambourg, specializzato in storia culinaria francese.

Dopo I figli del secolo (1999), di Diane Kurys, ‘Il gusto delle cose’ è il primo film in cui recita nuovamente insieme l’ex coppia sentimentale formata dagli attori Juliette Binoche e Benoît Magimel. Il film è stato presentato in anteprima e in concorso al Festival di Cannes 2023, dove Tran Anh Hùng ha vinto il Premio al miglior regista.