REDAZIONE FORLÌ

"Cosa fa la Regione per mettere in sicurezza il fiume Rabbi?"

L'alluvione di maggio ha causato danni ingenti al territorio di San Lorenzo in Noceto, in particolare alla Chiusa di Calanco. Il consigliere regionale Pompignoli chiede interventi di ripristino e rafforzamento degli argini.

"Cosa fa la Regione per mettere in sicurezza il fiume Rabbi?"

Durante l’alluvione di maggio il fiume Rabbi, gonfiandosi d’acqua, ha deviato completamente il suo corso e ora corre in un punto diverso rispetto a quello che occupava solo pochi mesi fa. Un fenomeno che ha provocato danni importanti su tutto il territorio, in particolare a San Lorenzo in Noceto. "Gli imponenti interventi strutturali volti a modificare la conformazione degli argini naturali preesistenti e la scarsa manutenzione del territorio hanno influito sulla rottura del fiume Rabbi e causato ingenti danni alla Chiusa di Calanco", sottolinea il consigliere regionale della Lega Massimiliano Pompignoli, che con un’interrogazione rivolta alla vicepresidente della Regione Irene Priolo chiede "se siano in previsione lavori di ripristino e rafforzamento degli argini che coinvolgano tutta la zona di San Lorenzo Noceto, interessata dagli eventi alluvionali del maggio scorso".

In particolare, appunto, Pompignoli parla della chiusa di Calanco che "è stata seriamente danneggiata dall’esondazione del Rabbi. L’acqua, infatti, non è stata contenuta dalla briglia e ha invaso i fragili terreni circostanti, nonostante i lavori di consolidamento della Regione che l’ha definita una ‘infrastruttura idraulica di ampia portata’, capace di fronteggiare grandi portate d’acqua. I danni sono stati ingenti e non solo per le grosse aziende del posto che si sono viste trascinare via interi capannoni, ma anche per i piccoli agricoltori e i residenti preoccupati per le sorti delle loro abitazioni".

Secondo Pompignoli la ragione della particolare distruttività della piena del Rabbi c’è un intervento realizzato qualche anno fa: "La deviazione forzata degli argini del Rabbi, eseguita per dubbie ragioni, che di fatto ha modificato la conformazione del territorio e quella del letto del fiume, con il risultato che l’acqua si è andata a riprendere ciò che originariamente le apparteneva. E guardando le foto scattate dall’alto, si potrà notare la scarsa manutenzione della vegetazione lungo l’alveo del fiume".