REDAZIONE FORLÌ

Confcommercio: "Romagna autonoma?. I candidati dicano sì o no. Impegno per il Ridolfi"

Lettera aperta dell’associazione in vista del voto. Tra i punti, la riorganizzazione istituzionale e l’intesa con Bologna per i voli estivi.

Lettera aperta dell’associazione in vista del voto. Tra i punti, la riorganizzazione istituzionale e l’intesa con Bologna per i voli estivi.

Lettera aperta dell’associazione in vista del voto. Tra i punti, la riorganizzazione istituzionale e l’intesa con Bologna per i voli estivi.

Ascom-Confcommercio Forlì presenta una lista di punti programmatici aperta a tutti i candidati alla carica di presidente della Regione Emilia Romagna. Vari i temi su cui l’associazione di categoria dei commercianti, per bocca del suo presidente Roberto Vignatelli e del direttore Alberto Zattini, intende porre all’attenzione di vari candidati che si apprestano alle elezioni regionali del prossimo 17 e 18 novembre. A partire da uno dei temi cari ad Ascom: la Regione Romagna. "Si tratterebbe di un assetto che produrrebbe vantaggi immediati per il territorio – si legge nella nota stampa diffusa da Ascom –, perché in grado di farsi ascoltare a tutti i livelli istituzionali con una sola voce e perché capace di attrarre quelle risorse economiche delle quali oggi beneficia spesso, in misura maggiore, il territorio emiliano".

Su questo tema, presidente e direttore chiedono di conoscere la posizione dei vari candidati. Sempre nella riorganizzazione istituzionale, l’idea di Ascom è quella di andare verso l’aggregazione dei municipi più piccoli, portando ad esempio il caso di Portico di Romagna. "Ha appena 734 abitanti e personale ridotto all’osso: qual è il senso di restare autonomo?", si chiedono di due dirigenti di Confcommercio Forlì. Anche in questo caso chiedono di iniziare ad avviare i percorsi di aggregazione a livello regionale.

Sulle infrastrutture Confcommercio chiede ai candidati "un impegno formale perché lavorino concretamente alla creazione di un reale sistema aeroportuale regionale". La sottolineatura è sulla parola ‘concretamente’, ricordando come se ne parli da tanto, ma con miseri risultati. E chiedono di partire dall’assorbimento da parte del Ridolfi di una parte dei voli del Marconi che, in alcuni periodi dell’anno, ha "dimostrato di non essere più in grado di gestire". C’è poi la richiesta di un report sullo stato della E45, ma soprattutto, di un impegno perché "il collegamento veloce Forlì-Cesena non passi in secondo piano", soprattutto alla luce delle dichiarazioni di membri del Governo che hanno annunciato di aver inserito nei piani strategici lo studio del lotto 0 e 5, cioè i tratti di collegamento con la secante di Cesena e la tangenziale di Forlimpopoli, lato Bertinoro.

Sul turismo si chiede una maggiore attenzione, con relative risorse, per tutta la provincia di Forlì-Cesena. "A parte qualche lodevole eccezione, come quella del Comune di Cesenatico – scrivono Vignatelli e Zattini –, rileviamo da anni poca attenzione ai comuni dell’entroterra, scrigni contenenti tesori tutti da far scoprire, in particolare a chi viene dall’estero". Infine si chiede una "riforma coraggiosa della Legge 41 del 1997", quella che regola il commercio. Una riforma che vada a favore dei negozi di vicinato. "La proliferazione delle medie e grandi strutture di vendita sta facendo scomparire i piccoli negozi – spiegano i due dirigenti –. Quando si spegne una vetrina in centro, però, non si perdono solo posti di lavoro, ma viene meno un punto di riferimento, anche in termini di sicurezza, e di socialità".

Matteo Bondi