Cinema e diritti umani: via alla rassegna

Appuntamento questa sera al cinema Verdi con ’Innocence’, seguiranno altre cinque documentari su diversi temi.

Cinema e diritti umani: via alla rassegna

La locandina del primo documentario in cartellone: Innocence, con la regia di Guy Davidi che parla dell’infanzia dei giovani israeliani

Torna, per la 27esima volta, la rassegna ‘Cinema e diritti umani’ organizzata dal gruppo Amnesty International di Forlì in collaborazione con il Cinema Verdi di Forlimpopoli, sala dove si svolgeranno le proiezioni a partire da questa sera alle 21. Si tratta di una ricca selezione di film e documentari che parlano di diritti umani.

Si inizia oggi con il documentario ’Innocence’ di Guy Davidi che, attraverso frammenti di video casalinghi ed estratti di diari privati, racconta l’infanzia innocente di giovani israeliani che crescono nel culto di una società militarizzata e che viene messa a contrasto con l’esperienza dell’esercito, alienante e psicologicamente devastante.

Martedì prossimo sempre alle 21, è la volta del documentario di Valerio Nicolosi ‘Formiche’ che racconta la vita a bordo delle navi umanitarie in servizio nel Mediterraneo Centrale. Il regista sarà in collegamento con la sala del Verdi prima della proiezione.

Si parla di crisi climatica nel film ‘Afrin nel mondo sommerso’ di Angelo Rallis che, martedì 19 novembre, racconterà la storia di una popolazione poverissima che vive tra un’isola di fango e un’altra lungo il fiume Brahmaputra che scorre tra Tibet, India e Bangladesh, e che le recenti inondazioni hanno messo in ginocchio.

In occasione della vicinanza della giornata contro la violenza sulle donne, il 26 verrà proposto il film ‘All we imagine as light - Amore a Mumbai’ che racconta la condizione della donna in India attraverso tre storie di donne descritte in maniera molto delicata.

Alle 4 date canoniche si aggiunge poi il 21 novembre la proiezione di un documentario di Valerio Montemurro, che ha coinvolto due istituti scolastici cesenati sul tema dell’identità, fatto interamente dai ragazzi che saranno in sala per potersi confrontare con il pubblico. Tutte le sere sarà anche possibile firmare per gli appelli di Amnesty International.

Matteo Bondi