’Cessate il fuoco’, ma è caos. La mozione pro Palestina divide

Il testo originale pesantemente modificato con 5 emendamenti. Il Pd: "Spettacolo indecoroso, la maggioranza si fa dettare la linea da FdI". Basir (AVS): "Gravità senza precedenti".

’Cessate il fuoco’, ma è caos. La mozione pro Palestina divide

I coniglieri d’opposizione con lo striscione davanti al Municipio

Non si placano gli animi dopo la bocciatura della mozione per il ’cessate il fuoco in Palestina e Libano’ presentata nel consiglio comunale di martedì dalla consigliera Diana Scirri di Alleanza Verdi Sinistra e sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione. L’assise, dopo un lungo e travagliato dibattito, ha votato in maggioranza una mozione che chiede la pace, ma emendando pesantemente il testo originale, tanto che tutta l’opposizione è uscita dall’aula, mentre il consigliere Damiano Bartolini di Fratelli d’Italia si è astenuto.

"La mozione era un documento equilibrato – spiega Scirri –, ancorato alle posizioni più volte espresse dalle Nazioni Unite e richiamate dallo stesso Presidente Mattarella". La maggioranza aveva dapprima dichiarato di voler bocciare la mozione per presentarne una propria la prossima volta, poi ha chiesto una sospensione dei lavori per discutere di un testo unico. Al ritorno, però, i 5 emendamenti della maggioranza hanno, di fatto, stravolto completamente il testo. "Impossibile votare a favore – ribadisce la consigliera Scirri – quando è stato eliminato ogni riferimento ai 42.000 morti della striscia di Gaza, di cui 16.000 bambini, e alle violazioni dei diritti umani riconosciute dall’Onu e dalla Corte Internazionale di Giustizia. Ipocrita, inoltre, dichiararsi favorevoli alla soluzione ‘due popoli due stati’ e poi negare il riconoscimento dello stato di Palestina".

Critiche anche dal resto dell’opposizione: per il Pd è "l’ennesimo spettacolo indecoroso di una maggioranza che si fa dettare la linea da Fratelli d’Italia, cancellando dalla mozione ogni accenno a Gaza, Libano e Palestina, senza farsi scrupoli nemmeno quando Israele colpisce i nostri militari nelle basi Unifil". Una brutta pagina di politica per il consigliere Eros Brunelli, mentre Elena Colangelo sottolinea come si fosse disponibili anche a rinviarla per poter arrivare a un testo condiviso. "Quanto accaduto in consiglio – ha dichiarato il candidato italo-palestinese di Alleanza Verdi Sinistra, Milad Basir - con la bocciatura della mozione a sostegno del popolo palestinese, è un atto inaudito e di una gravità politica ed etica senza precedenti. Identificare il popolo palestinese, cioè 15 milioni di persone contraddistinte da una decina di forze politiche, con un’unica frazione politico-militare, non solo è scorretto politicamente ma dimostra l’ignoranza totale su una questione così delicata e la strumentalizzazione che la maggioranza ha voluto farne".

Matteo Bondi