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La piazza durante un giorno di mercato: sullo sfondo la statua di Aurelio Saffi e il campanile di San Mercuriale
Una popolazione in leggera diminuzione, che a fine 2024 era di 117.760 persone (-1% rispetto al 2016), con 60.259 donne e quasi 30.500 over 65. E le famiglie cosiddette tradizionali, delle quali si parla tanto? Rappresentano sempre meno l’ossatura della nostra società. A Forlì i nuclei sono 54.395 (+3,3% rispetto al 2016; 2,16 i componenti medi, rispetto ai 3,6 di nove anni fa). Attenzione però perché la statistica considera ‘nucleo familiare’ anche una sola persona: questi sono 21.826, cioè il 40% del totale (+16% rispetto al 2016, con una crescita dunque ben più consistente).
Sono dati contenuti nel Pug, il piano urbanistico generale, presentato ieri in commissione consiliare dall’architetto Stefano Bazzocchi e sui quali l’amministrazione dovrà riflettere per orientare, in prospettiva, le proprie politiche. Gli stranieri sono 15.885 (il 13% del totale), e si concentrano in centro storico, dove ne vivono 3.359 (il 28,5% della popolazione residente, dunque una percentuale più che doppia rispetto al resto della città). Sempre in centro i residenti complessivi sono 11.781, con 6.131 nuclei familiari e 2.392 anziani (dunque, il 20% dei residenti ha più di 65 anni).
Sul fronte dell’emergenza abitativa, all’ultimo bando Acer per un alloggio hanno risposto in 750 (non è stato detto quanti fossero i posti a disposizione). Al momento gli alloggi gestiti da Acer sono 1.722, in larga parte di proprietà del Comune (1.706). Un quarto del territorio comunale è stato edificato, con un crescita di consumo di suolo di 470 metri quadrati per abitante (dato 2016) a 488 (dato aggiornato al 2022). C’è infine la possibilità di costruire 146mila metri quadrati di residenziale (pari a 1.622 alloggi ciascuno in grado di ospitare tre persone), 434mila di produttivo e 208mila di terziario.