Castrocaro, targa per i partigiani ad altezza di watussi: "Abbassarla"

La lettera dello storico dovadolese Bernabei al sindaco Billi: "Va resa accessibile alle persone normali e soprattutto ai bambini, trattandosi di un’importante pagina di storia locale. Così è illeggibile".

Castrocaro, targa per i partigiani ad altezza di watussi: "Abbassarla"

Castrocaro, targa per i partigiani ad altezza di watussi: "Abbassarla"

"A Castrocaro ci sono dei giganti?" Con questo interrogativo tra il comico e il retorico esordisce la missiva inviata al sindaco Francesco Billi da Alfio Bernabei, autore di libri a sfondo storico originario di Dovadola ma da tempo residente in Inghilterra. Una lettera aperta volta a sottolineare l’inadeguata collocazione della targa commemorativa del sacrificio dei partigiani Iris Versari, Silvio Corbari, Adriano Casadei, Arturo Spazzoli. Un’insegna affissa sopra la loggia di via Garibaldi, in pieno centro storico, ad altezza di… watussi.

"Può essere letta solo da persone alte diversi metri, come dei lampioni" la denuncia di Bernabei che, di passaggio a Castrocaro, ha notato l’incongruenza decidendo di portarla sulla scrivania del sindaco. "La targa dovrebbe essere resa accessibile non solo a persone di altezza ordinaria ma anche ai bambini delle scuole, trattandosi di un’importante pagina di storia locale nel quadro di un episodio di rilevanza nazionale". Lo scrittore fa riferimento "alla Resistenza contro il nazifascismo che, negli ultimi anni della Seconda guerra mondiale, vide molti partigiani impegnati nella zona tra gli Appennini e l’Adriatico, inclusa la vallata di cui fanno parte Castrocaro e Terra del Sole". Vicende di cui vi è testimonianza in numerosi documenti degli Archivi nazionali britannici, visitati dal romagnolo d’oltremanica in veste di ricercatore. "Vi sono ampie citazioni di episodi che toccano in modo drammatico anche Castrocaro" scrive Bernabei. Tra questi c’è la vicenda della Banda Corbari. L’autore suggerisce allora al sindaco di collocare la targa a una altezza tale da consentire la lettura di quanto vi è scritto. Soprattutto in vista "dell’80° anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione nel territorio della provincia di Forlì". Una ricorrenza che verrà rimarcata con iniziative culturali di vario tipo, "anche per le scuole – sottolinea il dovadolese –. Mi sembrerebbe opportuno e anche educativo in questa occasione abbassare la targa di modo che la scritta sia portata all’altezza di cittadini e visitatori". Scritta commemorativa dei quattro partigiani che "all’ideale della Libertà consapevolmente immolarono la loro fiorente giovinezza". In chiusura lo scrivente fa perno sulla sensibilità dimostrata a più riprese dal sindaco verso le iniziative culturali – Billi fu anche giovanissimo assessore alla cultura nella Giunta guidata da Francesca Metri –. "Oso pensare che presterà ascolto a questo mio suggerimento anche se viene da lontano – conclude –. Le basterà alzare lo sguardo per convincersi della necessità di uno spostamento che potrebbe essere effettuato con poca spesa e nel corso di una giornata di lavoro".

Francesca Miccoli