PAOLA MAUTI
Cronaca

Case aperte in centro. Torna ’Particolari’:: "Così più sicurezza e integrazione"

Torna con la sua quinta edizione l’iniziativa promossa da ’Idee in corso’: "Sarà possibile entrare senza prenotazione in abitazioni e botteghe, un modo per stimolare la conoscenza reciproca e la partecipazione".

Torna con la sua quinta edizione l’iniziativa promossa da ’Idee in corso’: "Sarà possibile entrare senza prenotazione in abitazioni e botteghe, un modo per stimolare la conoscenza reciproca e la partecipazione".

Torna con la sua quinta edizione l’iniziativa promossa da ’Idee in corso’: "Sarà possibile entrare senza prenotazione in abitazioni e botteghe, un modo per stimolare la conoscenza reciproca e la partecipazione".

Sabato e domenica prossimi, dalle 10 alle 22, sarà possibile passeggiare per le vie del centro storico con in mano una mappa che indica ben 32 case e botteghe aperte al pubblico, dove accedere, accolti dai proprietari, senza bisogno di prenotare, solo tenendo conto degli orari di ricevimento affissi su una targa al lato della porta d’ingresso. Questo sarà possibile grazie a ’Particolari, straordinari incontri di vite quotidiane’.

Il progetto, giunto alla sua quinta edizione e che per la prima volta si svolgerà in due giornate, è organizzato dall’associazione ’Idee in corso’, in collaborazione con ‘Regnoli 41’ e ‘Pensiero e azione’. Con un contributo di circa 4mila euro da parte del Comune, interesserà gran parte del centro storico cittadino, nelle zone di Porta san Pietro, da via Regnoli a viale Vittorio Veneto, e san Biagio. Con case e botteghe aperte in corso Mazzini, via Giorgio Regnoli, via Palazzola, via Matteucci e in tante altre strade cittadine di quell’area.

L’idea è quella di promuovere una nuova convivialità, un nuovo modo di incontrarsi, conoscersi, per vivere meglio il proprio quartiere e, soprattutto, come antidoto alla percezione di insicurezza. La prima edizione del progetto risale al 2019, con Marco Ravaioli assessore al centro storico, nell’ambito del progetto ‘Forlì città sicura’.

"Mentre il Comune proponeva l’installazione di telecamere e un aumento della sorveglianza, noi chiedevamo un processo che partisse dal basso – spiega Donatella Piccioni, presidente di ‘Idee in corso’, associazione che si è costituita proprio nel 2019 –, nella convinzione che la città diventa più sicura se le persone prendono parte alla vita del quartiere, alle iniziative promosse dalle amministrazioni e non ne sono semplici fruitori passivi, dei meri consumatori. Un concetto di sicurezza che comprende l’integrazione e la partecipazione".

Nelle due giornate, si potrà entrare nelle case dei propri vicini e nelle botteghe, per conoscere le storie di vita di coloro che ci abitano e anche le loro passioni, come quella di Masud per il cricket, o quella di Marina per la lirica, oppure ascoltare delle poesie, un brano musicale e quanto altro si è disposti a condividere.

"Nelle scorse edizioni, abbiamo aperto le case singolarmente – dice Raffaella Orazi, dell’associazione Regnoli 41 –, quest’anno abbiamo fatto un passo ulteriore e chiesto alle persone di organizzare degli eventi insieme: così hanno fatto Silvia, una tatuatrice, Arianna, una corista, e Giovanna, una pasticcera". "Ci sono persone che vivono qui da tanti anni e non si conoscono, non sono integrate – interviene Giovanni Dothel, di Pensiero e Azione –: questa è un’opportunità per aprirsi e mettersi in gioco".

Un’anteprima è prevista venerdì alle 14,30, con una visita guidata a palazzo Hercolani. Le mappe che indicano le case e le botteghe coinvolte nel progetto, sono disponibili in galleria Mazzini, 22 e 26, in via Bonoli, 1 e presso le attività commerciali aderenti.