La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, è stata in visita ufficiale alla casa circondariale di Forlì "all’interno della campagna ‘Estate nelle Carceri’ promossa dal leader di Forza Italia, Antonio Tajani", come ricordato dall’onorevole Rosaria Tassinari che ha accompagnato la ministra, insieme all’assessora comunale al welfare, Angelica Sansavini.
Una struttura, quella del carcere della rocca, che la ministra conosceva già, come ha ricordato lei stessa, "avendo lavorato all’Università di Forlì. Ho trovato un carcere molto ben organizzato – ha affermato Bernini in uscita dalla visita –. La direttrice, il personale di polizia penitenziaria, tutti coloro che collaborano ad ogni livello sono dei veri professionisti". Un incontro che aveva lo scopo di ascoltare, come dichiarato dalla ministra, e "capire quali fossero le esigenze – ha sottolineato –, prima fra tutte quella di nuova edilizia carceraria. Questa è una vecchissima storia, io ancora insegnavo all’Università di Forlì quando nacque il primo progetto del nuovo carcere al Quattro: era il 2007. Mi impegnerò per capire quale sia lo stato dell’arte della nuova struttura, perché questo è molto ben gestito, organizzato sotto tutti i profili, ma è un carcere vecchio". Una condizione che però non inficia la qualità dei servizi, come ha riconosciuto Bernini.
"Grazie alla direttrice, alla polizia carceraria, ma anche grazie al mondo dell’imprenditoria e del volontariato – rimarca la ministra, ricordando la visita appena conclusa ai laboratori interni alla struttura –. Elementi che sono importanti per dare una nuova dignità alla loro esistenza in carcere, perché il lavoro ha un valore, loro vengono pagati per questo e comprendono che un futuro esiste anche fuori da qui". Una funzione rieducativa importantissima soprattutto dopo aver scontato la pena.
"Questo è un carcere prospettico – riconosce la ministra –, stanno facendo le cose giuste nella giusta maniera, le dimensioni aiutano perché non è un grande carcere. Abbiamo visitato anche la sezione Oasi, dove ci sono i sex offender, ma anche qui ci sono laboratori che consentono di avvicinarsi ad attività ricreative, aiutando a fare in modo che la socializzazione sia meno difficile". La visita alle carceri continuerà anche per la ministra nei prossimi giorni, mentre in giornata era stata ospite al Meeting di Rimini.
Matteo Bondi