Campus in festa. Tre giorni di dibattiti: in arrivo 4mila giovani anche dall’estero

Germania, Slovenia e Lituania sono gli altri paesi scelti per la manifestazione. Incontri in vista delle elezioni europee, concerti, stand e food truck. .

Campus in festa. Tre giorni di dibattiti:  in arrivo 4mila giovani anche dall’estero

Campus in festa. Tre giorni di dibattiti: in arrivo 4mila giovani anche dall’estero

Eye in inglese significa occhio. Ma Eye in questo caso specifico è l’acronimo di ‘European Youth Event (Evento della gioventù europea)’, la manifestazione che si terrà a Forlì dal 17 al 19 maggio e nella quale 4.000 giovani provenienti da tutta l’Italia ma anche da alcune nazioni europee, si troveranno, si conosceranno e faranno amicizia parlando d’Europa, di cosa rappresenta per noi e per le nostre vite, ma soprattutto di cosa rappresenterà in vista delle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno. Eye, il più grande evento rivolto ai giovani europei, veniva organizzato ogni due anni a Strasburgo dal Parlamento europeo.

Arrivavano solitamente 10mila ragazzi e ragazze di età compresa fra i 16 ed i 30 anni per condividere le proprie idee sull’Europa e progettare un futuro migliore per tutti.

Quest’anno invece si cambia. Dopo l’ultima edizione tenutasi la scorsa estate proprio a Strasburgo, in vista delle elezioni di inizio giugno il Parlamento europeo ha finanziato la realizzazione di ben quattro edizioni nazionali di Eye che si terranno in Germania (a Berlino), in Lituania (a Vilnius), in Slovenia (a Brezice) e per la prima volta in Italia, proprio a Forlì. L’evento in questione viene organizzato dal ‘Punto Europa’ del campus cittadino dell’Università di Bologna in collaborazione con Regione, Comune, Camera di Commercio, Fondazione Cassa dei Risparmi e Serinar, oltre ad altri svariati enti ed associazioni. Nei tre giorni dal 17 al 19 maggio i 4.000 giovani che arriveranno a Forlì e che alloggeranno negli hotel di Rimini, Cesenatico e Cervia, potranno partecipare a più di 200 workshop, laboratori, attività artistiche – che avranno il loro centro presso la Fabbrica delle Candele –, dibattiti, incontri e tornei sportivi che verranno proposti da 150 organizzazioni giovanili, dall’Università di Bologna e dalle istituzioni europee.

Eye prenderà ufficialmente il via nel pomeriggio di venerdì 17 in piazza Saffi, dove si terrà la cerimonia d’apertura in ricordo del primo anniversario dell’alluvione che ha colpito la Romagna: una performance di musica e danza che partirà dal riarrangiamento di alcuni brani di ‘Anidride Solforosa’ del grande Lucio Dalla, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni europee. Eye Forlì si chiuderà nel pomeriggio di domenica 19 con una festa al Campus, dove nel corso della manifestazione verranno allestiti stand istituzionali e non e dove compariranno anche alcuni food-truck.

Durante le tre serate per la città si svolgeranno incontri con gli autori, visite guidate e concerti. "Eye sarà sicuramente l’evento più importante dall’inizio del mio mandato ed è un’onore poterlo ospitare qui a Forlì", ha detto Emanuele Menegatti, presidente del Campus di Forlì. A cui ha fatto eco Giuliana Laschi, coordinatrice di Eye: "E’ un evento organizzato dai giovani per i giovani e conterrà al suo interno tanti eventi. Poi alla fine i risultati dei dibattiti, degli incontri e delle conferenze verranno proposti ed inviati direttamente al Parlamento europeo perché possa analizzarli e prenderli in esame. L’obiettivo, sicuramente molto complesso, sarà quello di sviluppare in vari aspetti il concetto di Europa e di quello che l’Europa dovrebbe essere per tutti i cittadini". I giovani forlivesi, italiani ed europei stanno lavorando a questo evento da mesi e grazie al contributo e all’aiuto di tanti, lo stanno portando in porto: "Se Eye si farà a Forlì è perché lo scorso agosto, invece di essere in spiaggia, il team Eye ha scritto questo progetto, ma anche perché in maggio durante l’alluvione eravamo qui in città e anche perché in giugno eravamo a Strasburgo", ha spiegato Margherita Capannoli del team Eye. "I giovani sono il presente, non solo il futuro e questa è la più evidente dimostrazione", ha detto Paola Casara, assessora alle politiche giovanili del Comune.

Stefano Benzoni