Non si è fatta attendere la risposta della Provincia di Forlì-Cesena alle sollecitazioni della Consulta di frazione Corniolo–Campigna sui ritardi relativi alla risoluzione del movimento franoso che ha interessato la Sp4 del Bidente tra Campigna e Passo della Calla apparse sul Carlino di giovedì.
Replica che rimanda però a un tempo non precisato la risoluzione di un problema da non sottovalutare. "Pur consapevoli del disagio che l’impianto semaforico sulla Sp4 tra Campigna e il Passo della Calla reca a chi percorre in quella direzione la Bidentina – si legge nella nota della Provincia – è corretto precisare che si tratta di un movimento franoso su cui non è possibile intervenire in maniera risolutiva senza approfondite indagine geo gnostiche, a causa della presenza di piani di scivolamento profondi, innescati dalla presenza di acque di cui è necessario capirne l’origine. Sono in corso, finanziate dalla Provincia, le indagini e la progettazione dell’intervento".
"Siamo in forte ritardo – ribadisce Giorgino Amadori, membro della Pro loco e già albergatore di lungo corso in Campigna –. Le indagini andavano fatte mesi fa, in quanto è da marzo che si è verificato il movimento franoso. Ora rischiamo, con l’arrivo delle piogge, ulteriori cedimenti, e se a novembre come spesso accade nevica, nemmeno lo spazzaneve riuscirà a passare per liberare la strada. Confido che la Provincia consideri tutte queste varianti perché altrimenti la chiusura della strada sarà inevitabile". La Provincia spiega però le tappe della risoluzione del problema. "Conclusa la fase dell’indagine saremo in grado di stabilire l’esatto importo dei lavori".
"Il dissesto – prosegue la Provincia – nel frattempo è stato perimetrato nella dichiarazione dello stato di emergenza ed è stata fatta richiesta alla Protezione civile del finanziamento necessario all’intervento. Siamo in attesa dell’erogazione del contributo. Comunque con l’arrivo dell’inverno, nel caso non si concretizzi il finanziamento, si interverrà con risorse della Provincia per mettere in sicurezza il dissesto onde evitare un ulteriore peggioramento".
Oscar Bandini