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Caldo ottobrino, sos agricoltura. Legacoop lancia l’allarme:: "Raccolto 2024 già a forte rischio"

Frutta sotto tiro: perdite tra mele, kiwi e uva da tavolo. "Letti di semina aridi, s’è iniziato ad irrigare"

Caldo ottobrino, sos agricoltura. Legacoop lancia l’allarme:: "Raccolto 2024 già a forte rischio"

"Le temperature di questo ottobre caldissimo rischiano di provocare forti danni all’agricoltura". Particolarmente colpiti mele, kiwi verdi, uva da tavolo. Nel comparto sementiero (specie il grano) "il rischio è la perdita di ettari e di produzione nella futura campagna 2024. La preparazione dei terreni, specialmente quelli alluvionati, è infatti ardua, compreso il controllo meccanico delle erbe infestanti".

L’allarme arriva dalle cooperative agricole associate a Legacoop Romagna, già alle prese con la difficile gestione del post alluvione. A settembre, la pioggia è diminuita del 65% e ormai a metà ottobre le temperature superano i 30 gradi. "Condizioni che stanno alterando il ciclo vegetativo delle piante" rimarcano gli esperti. In questo scenari, in assenza di precipitazioni, "alcune strutture hanno già iniziato ad irrigare; altre potrebbero seguirle presto se le condizioni meteo non dovessero cambiare".

"Le cooperative agricole non riescono a preparare un idoneo letto di semina a causa del terreno arido, con ritardi nelle semine di diverse colture come cicoria, colza, grano e erba medica.

"La mancanza di umidità del terreno – sottolinea una nota di Legacoop Romagna – impedisce una nascita e crescita corretta delle piantine come per i vivai di orticole a cui occorre una quantità di ore di freddo sempre più difficile raggiungere, a scapito della loro qualità. Per le viti, l’alta temperatura potrebbe ritardare il blocco vegetativo, ossia la fase in cui le piante riposano e accumulano nutrienti per il futuro. Per quanto riguarda la frutticoltura sono già gravi in tutta Italia gli effetti delle temperature anomale e fuori stagione". "Serve un forte sostegno da parte delle istituzioni", conclude il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi.