Caldo, la Cgil minaccia scioperi "Misure di tutela o niente lavoro"

Caldo, la Cgil minaccia scioperi  "Misure di tutela o niente lavoro"

Caldo, la Cgil minaccia scioperi "Misure di tutela o niente lavoro"

Al picco del caldo estivo (la prossima settimana sono previste vette di 40 gradi) i sindacati tornano a esortare le aziende a premunirsi per la tutela della salute degli operai. La Fiom-Cgil provinciale (che segue il settore metalmeccanico) si spinge oltre. Paventando scioperi se gli imprenditori non si adegueranno alle normative previste dalla legge sulla sicurezza adottando "le misure necessarie per la tutela della salute di chi lavora con temperature elevate". Sull’argomento interviene anche la Fim-Cisl Romagna, che tutela la categoria del metalmeccanici. E che "sollecita le aziende del settore a predisporre una serie di accorgimenti, anche di natura strutturale, per garantire buone condizioni di lavoro".

La Fiom-Cgil diffonde una nota che è già stata inviata direttamente agli imprenditrori, invitandoli a "dotare gli ambienti di lavoro di ventilatori, predisponendo sale ventilate e rinfrescate vicino alle postazioni lavorative, istituendo pause aggiuntive a quelle già contrattate e garantendo la fornitura adeguata di acqua fresca a ciascun lavoratore o lavoratrice" (le stesse precauzioni elencate in sostanza dalla Cisl). In caso contrario la Fiom annuncia la proclamazione di uno sciopero per lunedì 17, "con modalità e orari che verranno decisi e comunicati nelle singole aziende". Sciopero che potrà essere "proclamato anche in altre giornate".

"Quando si determina la situazione di alta temperatura associata a umidità elevata e alla mancanza di ventilazione, come in questo periodo – sottolinea la Fim-Cisl – si può innescare un possibile danno alla salute dei lavoratori. Un rischio che deve essere definito nel Documento valutazione dei rischi, secondo le modalità e l’organizzazione, gli orari e l’ambiente lavorativo".