MATTEO BONDI
Cronaca

Buonguerrieri in campo: "La nuova giunta dovrà basarsi sul peso del voto. Più spazio a FdI e civici"

La presidente provinciale del partito della Meloni rilancia dopo il primo vertice a vuoto: "Dalle urne un risultato che ci carica di responsabilità".

Buonguerrieri in campo: "La nuova giunta dovrà  basarsi sul peso del voto. Più spazio a FdI e civici"

Buonguerrieri in campo: "La nuova giunta dovrà basarsi sul peso del voto. Più spazio a FdI e civici"

La deputata di Fratelli d’Italia Alice Buonguerrieri è anche la presidente del partito della Meloni per la provincia di Forlì-Cesena. A lei quindi il compito per FdI di delineare il dopo elezioni.

Buonguerrieri, quali le sue considerazioni sulle amministrative a Forlì con la conferma del sindaco Gian Luca Zattini sostenuto dal suo partito?

"Una grande soddisfazione per il risultato che abbiamo ottenuto. Anche come lista di Fratelli d’Italia le percentuali di voto sono molto aumentate: siamo il primo partito della coalizione con oltre il 19% delle preferenze e portiamo in consiglio comunale otto eletti. Siamo il primo partito anche a livello territoriale e ci ha fatto grande piacere che quanto pronosticato prima delle elezioni sia stato confermato nelle urne".

Un voto che vi pone come prima forza di coalizione: come affrontate l’azione amministrativa a partire dalla formazione della nuova giunta?

"Abbiamo ottenuto un risultato che ci carica di grandi responsabilità, non solo per quanto riguarda la formazione della giunta, ma anche per la buona amministrazione della città nei prossimi cinque anni. Abbiamo messo in lista persone competenti che ci permetteranno di vivere l’andamento della prossima amministrazione da protagonisti".

Lunedì un vertice di coalizione per la definizione della giunta si è concluso con un nulla di fatto. Cosa ne dice?

"Lunedì si è posto il tema delle competenze. Avevamo già chiarito prima delle elezioni che la giunta si sarebbe basata sul peso politico ereditato dalle urne. E’ sotto gli occhi di tutti che questi valori sono cambiati rispetto a cinque anni fa e così bisognerà dare più spazio alle formazioni politiche maggiormente premiate dagli elettori, a partire da Fratelli d’Italia e dalle forze civiche".

Numeri che vi permettono di poter indicare Vincenzo Bongiorno, il più votato della lista, come vicesindaco di Forlì?

"Questa è una competenza del sindaco".

Quali le deleghe che potrebbe avere Bongiorno?

"Non si è parlato di deleghe nel tavolo di lunedì scorso. All’interno del partito abbiamo valutato che, per la sue capacità ed esperienze eclettiche, Bongiorno sarebbe in grado di incidere positivamente sulla città in vari ambiti che possono andare dall’urbanistica alla cultura, dal centro storico alla sicurezza".

Quale ruolo per Marco Catalano, assessore uscente e secondo per preferenze nella lista di FdI?

"Abbiamo la questione delle quote di genere. Dipende da come verrà composta la giunta e se potremo indicare il nome di due uomini, oppure dovremo indicare un uomo o una donna. Siamo molto soddisfatti del grande successo di Catalano. La questione di genere non c’è per il presidente del consiglio comunale".

Nel caso doveste indicare una donna, chi?

"È troppo presto per parlarne. Ne abbiamo più di una in lista, a partire da Emanuela Bassi, la nostra capogruppo e la più votata, ma ne abbiamo anche altre che hanno grandi competenze".

Nell’incontro di lunedì sono emerse anche le nomine per le partecipate?

"Lunedì non se ne è parlato. Sono incarichi importanti di nomina del sindaco e, anche in questo caso, cercheremo di concorrere al bene della città con la massima disponibilità rispetto alle nostre competenze".