REDAZIONE FORLÌ

Bocconi, una giorno in allegria grazie al ‘Borgo infestato’

Afflusso notevole di visitatori per la festa di Halloween che venerdì ha rianimato il paese vittima dello spopolamento.

Afflusso notevole di visitatori per la festa di Halloween che venerdì ha rianimato il paese vittima dello spopolamento.

Afflusso notevole di visitatori per la festa di Halloween che venerdì ha rianimato il paese vittima dello spopolamento.

Oltre 300 persone hanno partecipano a Bocconi venerdì scorso alla festa del ‘Borgo infestato’, ovvero alla festa allestita per Halloween. "Ma più che altro – racconta la presidente della Pro loco, Francesca Briccolani –, è stata la festa del paese e non solo, perché c’erano bambini, famiglie e adulti oltre che da Bocconi, Portico e San Benedetto, anche da tutta la vallata del Montone, da Forlì e perfino da Rimini".

Come mai tanta gente in un piccolo paese e per la festa di Halloween, che si svolge ormai ovunque? Risponde sempre la presidente della Pro loco Briccolani: "Perché nel nostro piccolo paese di Bocconi ormai non ci sono più negozi e punti d’incontro, quindi anche una festa è una delle poche occasioni per ritrovarsi insieme e la gente ha bisogno di questi appuntamenti. Inoltre, anche le nostre streghe erano veramente belle e divertenti".

Sì, le streghe erano arrivate da fuori, ‘professioniste di teatro’ da Rocca San Casciano: Marzia la capa, Paola la bella, Giovanna la brava, Valeria la misteriosa e Anna l’enigmatica. La manifestazione è stata organizzata, in collaborazione, dalle Pro loco di Bocconi, Portico e San Benedetto, dall’Auser di Portico, dal ristorante il Laghetto di San Benedetto, col patrocinio del Comune.

"Molto bravi – commenta ancora la presidente Briccolani – anche gli animatori del Duo Shakti e i volontari delle nostre tre Pro loco, che hanno presentato le specialità gastronomiche oltre che Carletto Pasquini con gli stuzzichini".

Insomma, per un giorno anche le ‘streghe buone, uscite a sorpresa da caverne e tane misteriose’, hanno rianimato un piccolo paese che ogni giorno vive il senso dell’abbandono e che si è invece rivelato teatro ideale per una manifestazione festosa come questa.

Quinto Cappelli