La notizia dello stanziamento di altri 8 milioni da parte del consiglio dei ministri, da spendere per la somma urgenza nei sei comuni colpiti dal terremoto di un anno fa sull’Appennino romagnolo, ha trovato il favore di amministratori e sindaci interessati, fra cui quello di Tredozio (il comune più colpito), Rocca San Casciano e Portico e San Benedetto, rimasto fuori dal primo provvedimento di 6 milioni.
Spiega il sindaco di Portico, Maurizio Monti: "Ringrazio il governo e i parlamentari locali, in particolare la deputata Rosaria Tassinari, che si è impegnata con un’interpellanza al ministero per far rientrare Bocconi nel cratere del terremoto. I danni al cimitero di Bocconi ammontano a 800-900 mila euro, secondo le stime dei tecnici della Protezione civile regionale. I muri di cinta nel lato verso il fiume Montone, cui sono addossati i loculi cimiteriali, sono talmente compromessi che rischiano di crollare nel sottostante fiume. Quindi per sistemarlo occorreranno lavori urgenti che il Comune da solo non riesce a realizzare".
Il Comune più colpito resta Tredozio, con 170 sfollati e ristori per 37 famiglie; 160mila euro sono stati spesi per la messa in sicurezza di edifici pericolanti, fra cui la torre civica e altri palazzi storici. I cantieri privati già partiti sono 15, con liquidazione del 50% dei 30mila spettanti per la misura di sostegno. Restano chiusi municipio, scuole, chiese, con sistemazioni alternative provvisorie.
Commenta il sindaco Gianni Ravagli: "Esprimo soddisfazione per il nuovo finanziamento, che però non sappiamo dove e come sarà speso, perché siamo ancora in piena emergenza maltempo. Nei prossimi giorni o faremo il punto sulla somma stanziata con i responsabili della Protezione civile e con i tecnici della Regione, per capire in quali capitoli potranno essere spesi".
Grande soddisfazione esprime anche il primo cittadino di Rocca, Marco Valenti: "Sapevamo che sarebbero arrivati altri fondi, ma ora ne abbiamo la certezza. Presto ci aspettiamo di incontrare la Protezione civile regionale per conoscerne la destinazione". La situazione a Rocca è la seguente: su 25 famiglie terremotate, per un totale di 50 persone, 22 ricevono il Cas. In diverse case danneggiate sono partiti i lavori per un contributo di 30mila euro, che saranno pagati al termine e a rendicontazione avvenuta. Un paio di famiglie sono già rientrate. Le strutture pubbliche danneggiate sono: Castellaccio, biblioteca, cimitero ed ex chiesa dei frati ora comunale. "Per questi e altri interventi privati chiediamo al governo, oltre agli 8 milioni stanziati, di passare dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione".
Quinto Cappelli