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Battute conclusive per ’Picta’. Oggi si parla di arti applicate

Si conclude la seconda edizione di Picta, Rassegna europea di arte contemporanea a Castrocaro Terme. In programma un incontro su artigianato e arti decorative con relatori di spicco.

Battute conclusive per ’Picta’. Oggi si parla di arti applicate

Battute conclusive per ’Picta’. Oggi si parla di arti applicate

Si avvia alle battute conclusive la seconda edizione di Picta, Rassegna europea di arte contemporanea – Premio città di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Oggi alle 17.30 il rinascimentale Palazzo pretorio della cittadella ospiterà ‘Incontro con le riviste D’A e La Ceramica Moderna & Antica e Primedicopertina’. Un approfondimento su temi quali artigianato, arti applicate e decorative. In veste di relatori interverranno Giovanni Mirulla, direttore responsabile dei periodici sotto i riflettori e segretario generale di Operae Milò, quindi Matteo Zauli, figlio del grande scultore e ceramista di fama internazionale Carlo, e Massimo Isola, sindaco di Faenza. A introdurre i protagonisti sarà l’ideatore e direttore artistico di Picta, Giuseppe Bertolino. "Fin dalla sua fondazione, nel 1990, la rivista D’A non solo ha testimoniato i molteplici aspetti del nostro artigianato ma è stata anche occasione per costituire un archivio di opere – spiega il direttore Mirulla –. Questo è avvenuto, infatti, tramite il progetto che ha preso il nome Primedicopertina, ideato con la finalità di raccogliere le opere degli artisti dei vari settori dell’artigianato e delle arti applicate e decorative, pubblicate nelle copertine della rivista. Dal 2011, con l’acquisizione de La Ceramica Moderna & Antica, l’iniziativa si è allargata alle opere ceramiche pubblicate anche su questa storica rivista". Nel tempo, grazie alle donazioni di artisti pubblicati all’interno delle due testate, si è realizzato un grande fondo di opere rappresentative delle arti applicate dalla seconda metà del ’900 ai nostri giorni. "Primedicopertina, insieme alla raccolta libraria e all’emeroteca, è gestita da Operae Milò, l’associazione nata di proposito per l’affidamento di questo patrimonio culturale" conclude Mirulla.