Che il futuro sia in mano ai giovani è un fatto. La vera domanda è: si trova in buone mani? Sì, almeno a giudicare dalle molte storie che nel 2022 appena terminato li hanno visti protagonisti nelle forme più diverse. È un piccolo genio degli scacchi, Lorenzo Tellarini di Meldola, che lo scorso luglio si è aggiudicato il titolo di campione italiano di scacchi nella categoria Under 10 (mai nessun forlivese c’era riuscito). Lorenzo, di fatti, 10 anni li doveva ancora compiere, quando ha preso parte, insieme ad altri 800 iscritti, alle competizioni nazionali. "Il cavallo è il mio pezzo preferito – ha raccontato Lorenzo che gioca da quando aveva appena 5 anni – perché è il pezzo più tattico della scacchiera e le mosse tattiche sono proprio la cosa che più mi piace di questo gioco".
È una sfida diversa quella che ha ‘vinto’ Diego Bravaccini, residente a Bertinoro: nel 2020, quando aveva appena 10 anni, si è ammalato di tumore: una storia, la sua, che il piccolo non ha voluto tacere, infatti Diego ha scritto una toccante lettera aperta, inviata tramite l’associazione Ageop Ricerca: "Bisogna sempre credere in se stessi, anche quando si hanno difficoltà più gravi di quelle che ho io. E soprattutto mai dire di avere una vita brutta perché è questo che dicono molte persone, ma secondo me sbagliano, perché mettono in difficoltà la loro vita. Non lo fate mai. Grazie a questi pensieri positivi sono riuscito a combattere questa malattia, altrimenti non ce l’avrei mai fatta. La forza è sempre dentro di noi". Dopo mesi di cure portate avanti presso l’ospedale Sant’Orsola di Bologna, ha fortunatamente sconfitto il male ed è potuto tornare a scuola con i suoi amici e, soprattutto, sul campo di calcio, a ricoprire il suo innato ruolo di attaccante.
Un gesto di generosità che non passa inosservato, quello della tredicenne Matilde May che ha optato per un taglio di capelli radicale: ben 25 centimetri in meno. Perché proprio 25? È la lunghezza minima per poterli donare a realtà che ne realizzeranno parrucche a uso oncologico. Per Matilde non è la prima volta: il primo taglio è avvenuto, per sua volontà, quando aveva appena 10 anni. Da allora ha atteso con pazienza che i capelli ricrescessero solo per poterli donare di nuovo appena possibile a chi ne ha bisogno per affrontare con più forza un momento di difficoltà.
Ha solo sei anni, ma ha già ben chiare le idee sul suo futuro: il forlimpopolese Francesco Paganelli vuole salvare delle vite facendo il bagnino e, per sicurezza, ha già cominciato ad allenarsi. Il piccolo Francesco, sulla spiaggia di Cesenatico, la scorsa estate ha cominciato a dare una mano ai ‘colleghi’ mostrando uno spiccato senso civico e una grande maturità, al punto che la coop bagnini l’ha equipaggiato a dovere. "Guardo sempre che non ci siano persone in difficoltà in acqua – ha raccontato Francesco la scorsa estate –. Ogni giorno mi sveglio presto, faccio colazione e preparo la mia sacca gialla con il trasmettitore radio, il fischio, il binocolo, la valigetta pronto soccorso e verifico che sia tutto al suo posto. La cosa più importante nella vita è salvare le persone e aiutare chi ha bisogno".
La sua vita era appena cominciata quando Idris ha lanciato il suo primo messaggio di speranza. Il piccolo, infatti, è nato sui monti, a Pian delle Tavole, 930 metri di quota, nel territorio di Portico e San Benedetto. La strada asfaltata più vicina si ferma a due chilometri dalla casa dove papà Enes, 29enne di origine svedese, e mamma Anna, di 23 anni, hanno scelto di vivere. La corrente elettrica arriva da due pannelli posti sul tetto e la casa più vicina, Caprincolle, dista un’ora di cammino. Nella loro casa di pietra e arenaria, già esistente in un documento del 1022, è venuto al mondo Idris, in anticipo sui tempi. "Allora mi sono dovuto improvvisare ostetrico", ha detto il papà. Lassù non accadeva da cent’anni: un evento naturale che diventa qualcosa di eccezionale che fa sperare chi lotta contro lo spopolamento dell’Appennino.
Sofia Nardi