MATTEO BONDI
Cronaca

Bagarre politica. Il centrosinistra (e non solo) all’attacco per le frasi di Zattini

Zoli (Pd) contesta il sindaco definitosi ‘comandante’ nell’alluvione, la Consulta Laica per l’inserimento della messa nelle celebrazioni e la civica RinnoviAmo Forlì per il costo del monumento commemorativo.

Bagarre politica. Il centrosinistra (e non solo) all’attacco per le frasi di Zattini

Bagarre politica. Il centrosinistra (e non solo) all’attacco per le frasi di Zattini

Il discorso tenuto dal sindaco e candidato, Gian Luca Zattini, alla presentazione della lista La Civica Forlì Cambia sabato scorso ha avuto reazioni, sia a destra che a sinistra. In uno dei passaggi Zattini si è definito, in merito all’alluvione dello scorso anno "Il comandante in campo. Non dovevo andare a sporcarmi le scarpe di fango per fare due foto, dovevo interloquire con chi di dovere".

A rispondergli è il candidato in lista per il Partito Democratico, Moreno Zoli. "Le dichiarazioni del sindaco Zattini – afferma Zoli in una nota – provocano disgusto per la totale mancanza di rispetto verso le vittime, verso le famiglie che hanno perso tutto, verso i volontari giunti da ogni parte d’Italia e, soprattutto, verso tutta la comunità forlivese". Mettendo a paragone Zattini con comandanti di nave in situazioni critiche, "i primi a portare aiuto e gli ultimi ad abbandonare la nave". Allo stesso modo a Zoli non sembra che i sindaci delle altre città si siano fatti foto con le scarpe sporche. Sostenendo invece come sarebbe stato importante poter vedere il proprio sindaco vicino, anche fisicamente, in quei momenti. "Quando leggo la parola Comandante – conclude Zoli –, in questo caso penso ad un altro comandante che non nomino, ma che credo sarà venuto in mente a tanti".

Da destra arrivano invece critiche dal consigliere regionale, ex Lega, Matteo Montevecchi, che considera un’altra affermazione di Zattini, ovvero "riconoscerei il patrocinio alla festa delle famiglie arcobaleno altre cento volte", un vero e proprio "tradimento politico". Montevecchi si chiede poi cosa ne pensino Lega e Fratelli d’Italia di questa affermazione del sindaco: "Si rifugiano nel silenzio assoluto? Si difende la famiglia e il diritto dei bimbi di crescere con una mamma e un papà solo a parole?". Per il consigliere regionale, dunque, gli "elettori di centrodestra possono dare segnale votando ContiamoCi", la lista che ha come candidata sindaca Maria Ileana Acqua".

Altro fronte polemico è la celebrazione del 16 maggio a un anno dall’alluvione. La Consulta Laica Forlivese, presieduta da Carlo Flamigni e di cui fanno parte associazioni e sigle sindacali come Anpi, Arci, Cgil, VoceDonna, Mazziniana, Luca Coscioni, Un Secco No, Movimento Federalista Europeo, Udi, Istituto Paride Baccarini e Uaar, ritiene una scelta sbagliata quella di inserire nel programma ufficiale la Santa Messa, che si svolgerà in piazza Saffi. "Quei giorni così tragici – si legge in una nota – hanno fatto nascere una grande solidarietà che ha coinvolto moltissimi appartenenti a diverse comunità etniche e religiose. Le pale che spalavano erano tutte uguali, gli alluvionati sono tutti uguali, così come le cittadine e i cittadini forlivesi".

Si concentra infine sulla cifra spesa per la realizzazione dell’opera che verrà inaugurata sempre il 16 e posizionata davanti a Porta Schiavonia la lista civica RinnoviAmo Forlì, che sostiene il candidato sindaco Graziano Rinaldini. "Apprendiamo con incredulità che la scultura – scrivono in una nota – sia costata quasi 50mila euro. Cifra considerevole che poteva essere impiegata a favore di chi ne ha veramente bisogno".