Forlì, 13 novembre 2024 – “Lasciati soli di fronte alla baby gang che semina violenza e paura”. I residenti del quartiere 8 di Pianta, Ospedaletto e Coriano sono diretti; e il concetto l’hanno più volte ripetuto lunedì sera in un’affollatossima riunione del comitato. Seduta già in agenda. Programmata, come appuntamento mensile.
Ma stavolta c’è stata di mezzo quella sera di Halloween, con l’aggressione di Coriano; con una famiglia assalita da alcuni ragazzini nella notte tra il 30 ottobre e il primo novembre, in via Pacchioni, nei pressi della chiesa ’San Giovanni Battista’; episodio che ha strappato i protocolli. E così l’assise, lunedì sera, ha dismesso i panni della formalità per assumere la forma di una folla di cittadini arrabbiati e preoccupati. “Lasciati soli”, per l’appunto.
Una quarantina di residenti hanno addensato l’adunanza. Tanto che la solita aula non li conteneva tutti. Così s’è cambiato aula. Perché tutti hanno voluto sottolineare “la vicinanza con la famiglia aggredita ad Halloween”.
“Tutti noi siamo alla ricerca di una soluzione contro il degrado che da due anni si aggrava sempre più, e di cui l’episodio di Halloween rappresenta solo la punta dell’iceberg – sottolineano i residenti del quartiere 8 –. Gli esempi sono tanti: ragazzi in mezzo alla strada che invitati a spostarsi iniziano a tempestare di colpi l’automobile; petardi gettati nei giardini delle case a tarda notte che spaventao i residenti e provocano la fuga degli animali domestici; bivacchi notturni rumorosi, vandalismo e sporcizia; automobili danneggiate e biciclette rubate; insulti, offese, minacce e botte agli abitanti che protestano”.
La rabbia e l’amarezza dei cittadini è palese e si fa sentire. Anche perché il sentimento di tutti è quello della desolazione intorno a loro. E qui arriva il concetto ripetuto più volte: “Ci sentiamo soli. Infatti, nonostante le ripetute segnalazioni alle forze dell’ordine, nulla è cambiato. Noi abitanti siamo sempre più preoccupati e ci si sentiamo sempre più soli”.
Per questo, per fare squadra, per non sentirsi soli, i residenti del quartiere 8 hanno deciso di creare una “chat di gruppo di informazione e sostegno”.
“L’esasperazione è molto forte – annota un comunicato ufficiale – e il Comitato di quartiere intende richiedere un incontro con rappresentanti comunali e forze dell’ordine per permettere ai cittadini di fare sentire la loro voce nelle sedi istituzionali”. Ora la palla passa a chi è stato chiamato in causa. Forze dell’ordine e Comune.