
Parla Roberto Galeotti, segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp
Quello che è chiaro è l’incremento di reati commessi da adolescenti stranieri non accompagnati, soprattutto minorenni di origine nordafricana, che ha aumentato la percezione di insicurezza dei cittadini. Ma la risposta della polizia è stata incisiva e concreta. Cosa che conferma la presenza dello Stato e delle Istituzioni. Non esistono zone d’ombra e il controllo del territorio, da parte delle forze dell’ordine, è assoluto e capillare": le parole sono di Roberto Galeotti, segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp.
Il tema è quello baby gang. E se da una parte nella nota del sindacato viene rimarcato il risultato ottenuto dagli agenti per i dieci arresti nei confronti di ragazzi tunisini accusati di rapine e furti, dall’altro lato però lo stesso Galeotti del Siulp sottolinea come sia "giunto il momento che il legislatore intervenga con norme più incisive come per esempio l’approvazione del nuovo Decreto Sicurezza".
Secondo Galeotti "se un giovane rifiuta l’aiuto dei servizi sociali del Comune, si allontana continuamente dalle strutture a cui è stato affidato, commette assiduamente reati e la polizia giudiziaria non può far altro che riaffidarlo ogni volta. Quindi è molto probabile che quel ragazzo percepisca una sorta di impunità, senza alcuna intenzione di integrarsi nel nostro tessuto sociale".