Forlì, 15 gennaio 2025 – La stessa storia che si ripete. “In due mesi sei aggressioni”, dicono i sindacati. La polizia conferma. L’ultima carica, sabato scorso: un autista di Start Romagna assalito da un passeggero a fine corsa, al Punto Bus. L’uomo a terra (lievemente ferito, terribilmente scosso), l’aggressore fugge. La polizia gli sta dando la caccia. Ma intanto i sindacati attaccano: tutti uniti (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb), proclamano uno sciopero di 24 ore per venerdì, per il bacino di Forlì-Cesena. “Serve un piano-sicurezza. Innanzitutto sarebbe opportuno assumere dei vigilantes”, rimarca Luigi Montesano di Cgil.
Metà pomeriggio di sabato 11 gennaio. Il bus di linea Cesena-Forlì approda in via Volta. Di fronte alla stazione dei treni. Capolinea. Tutti scendono. L’autista è teso. Pure lui deve lasciare il mezzo. Ma lì fuori c’è un tipo che traccheggia. Lo riconosce: è lo stesso del telefonino.
Più o meno un quarto d’ora prima: l’autista è stizzito. All’interno del suo mezzo l’audio di un cellulare strombazza musica e voci che sembra una banda. Dallo specchietto retrovisore l’operatore inquadra il detentore di quella specie di amplificatore. Che non smette. L’uomo allora prende voce, cercando di sovrastare il volume del phone: “Per favore puoi abbassare il volume?”, chiede l’autista. L’altro non replica. Di nuovo: “Puoi abbassare o spegnere?”. Il ragazzo, stavolta risponde. Esplode la discussione. Veemente. (Ricostruzione, sostanziale, data dallo stesso autista alla polizia).
Capolinea, via Volta. La tensione non s’è affatto allentata. Anzi, è più avvitata che mai. I passeggeri lasciano uno a uno il bus. Compreso il tipo col cellulare. Che non risparmia un’occhiataccia all’autista. La sfida è aperta. Non è finita con quella disfida verbale lungo la tratta.
Il tizio scende dal bus e si ferma. Dentro di sè ha già deciso: “T’aspetto fuori”, rivolto, silenziosamente, al rivale. Che l’ha capito. Percepito. E scende. In quell’istante, l’attacco. “Mi ha dato dato alcuni spintoni e poi mi ha fatto cadere... Ho anche sentito un colpo al viso...” (l’uomo ha riportato ferite lievi). L’aggressore si dilegua. L’uomo chiama la polizia: “Era un ragazzo sui 30 anni, non italiano, dai tratti somatici direi un nordafricano”, è la sua testimonianza ai poliziotti. Ora le indagini vertono sullo studio delle immagini di videosorveglianza interna al bus ed esterna, nella zona dell’assalto.
“Così non si può andare avanti – rimarca Luigi Montesano, di Filt Cgil –. Diciamo che questa è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E ci ha convinti a proclamare lo sciopero. Tutti uniti. Gli autisti si sentono sotto tiro, bisogna intervenire. Subito. La sicurezza dei lavoratori è al primo posto”.
Oggi in prefettura si sarebbe dovuto tenere un summit con Start Romagna. Ma è stato rinviato. Data da destinarsi. “Non c’è più tempo – insiste Montesano –. L’incolumità dei dipendenti è sacra. Sui bus non ci sono più neanche i controllori. Qualche volta passa qualcuno di un’azienda in subappalto che però fa solo multe. Bisognerebbe anche ripristinare il vecchio controllore. Oltre ai vigilantes”.
ma. bur.