‘Aspettando Godot’ . Ecco l’opera di Beckett

Stasera alla Fabbrica delle Candele la versione di Stefano Naldi, che rimanda al Teatro Orientale di tipo giapponese: in scena alle 21 .

‘Aspettando Godot’ . Ecco l’opera di Beckett

‘Aspettando Godot’ . Ecco l’opera di Beckett

La Fabbrica delle Candele di Forlì ospiterà stasera alle 21 lo spettacolo di Samuel Beckett ‘Aspettando Godot’ interpretato da Eros Zanchetta, Ivanoe Privitera, Michelangelo Ballardini, Giuseppe Verrelli con ideazione di scene, costumi e regia di Stefano Naldi. Nella scena è presente solo un albero di cui la caduta delle foglie indica il passare del tempo. Accanto all’albero ci sono due personaggi: Vladimir (chiamato anche Didi) ed Estragon (chiamato anche Gogo) i quali aspettano un certo ‘Signor Godot’ che, però, mai appare sulla scena e del quale non si sa nulla. L’unica notizia è la presenza di un ragazzo che dirà ai due personaggi che ‘Godot oggi non verrà, ma verrà domani’. I due uomini hanno freddo e fame, litigano fra loro, vorrebbero separarsi, ma alla fine restano assieme e fanno discorsi superficiali e banali. Poi arrivano altri due personaggi: Pozzo e Lucky.

Pozzo è il proprietario della terra sulla quale Vladimiro ed Estragone stanno, è un uomo crudele e tratta il suo servo Lucky come una bestia e i due sono uniti da una corda. Poi i due escono di scena. Restano Didi e Gogo che si chiedono se possono andare via. Pensano di sì, ma in realtà restano fermi nello stesso posto e non c’è legame fra parola e azione. Il secondo atto è simile al primo: Vladimiro ed Estragone sono nello stesso posto e continuano a parlare con non senso o con frasi comuni. Giungono poi in scena Pozzo, diventato cieco, e Lucky che è muto e sono uniti dalla stessa corda ma più corta.

Quando i due escono di scena entra il ragazzo che dice che il signor Godot non verrà e i due iniziali protagonisti, Vladimiro ed Estragone concludono il dramma rimanendo nello stesso posto senza muoversi. ‘Aspettando Godot’ è un dramma comico-grottesco ma appartiene anche al teatro dell’assurdo e fu rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1953.

Nella versione di Stefano Naldi, la struttura scenica rimanda al Teatro Orientale di tipo giapponese. Il tutto dimostra una grande maturità da parte della regia e degli attori. Biglietto unico: 10 euro. Biglietto on line: unico 11 euro. Infoline: 0543.1713530 – 339.7097952 – 347.9458012.

E-mail: info@teatrodelleforchette.it.

Rosanna Ricci