MATTEO BONDI
Cronaca

Artusi, eredità digitale. Ora un nuovo strumento per turisti e studiosi

La postazione nel centro a lui dedicato a Forlimpopoli consente di consultare ricette e documenti storici. Prossimo step: la traduzione in altre lingue .

La postazione nel centro a lui dedicato a Forlimpopoli consente di consultare ricette e documenti storici. Prossimo step: la traduzione in altre lingue .

La postazione nel centro a lui dedicato a Forlimpopoli consente di consultare ricette e documenti storici. Prossimo step: la traduzione in altre lingue .

Una buona ricetta a base di pesce o preferite qualcosa che contenga le uova? Al limite proveniente dall’Emilia Romagna o, perché no, da un’altra parte d’Italia? Adesso, non solo è possibile navigare all’interno delle 790 ricette del manuale artusiano attraverso i filtri di ricerca intuitivi, ma anche spulciare tra le curiosità dell’archivio storico di Casa Artusi a Forlimpopoli, alla ricerca dei tanti documenti che il celebre padre della cucina italiana ha voluto lasciare in eredità proprio al suo paese natale. La postazione per poter fare tutto questo si trova all’interno del centro culturale a lui dedicato ed è stata inaugurata ieri mattina alla presenza della sindaca, Milena Garavini, della presidente della Fondazione Casa Artusi, Laila Tentoni, dell’assessora alla cultura della Regione Emilia Romagna, Gessica Allegni, e dell’assessore alla cultura del comune artusiano, Enrico Monti. Con un video messaggio ha voluto porgere il proprio saluto anche Monica Alba dell’Università di Urbino.

Il progetto è stato realizzato grazie al cofinanziamento della Regione in favore delle ‘Case degli Illustri’, circuito di cui fa parte anche Casa Artusi. "Abbiamo messo a disposizione di visitatori, turisti, curiosi, una postazione digitale che rappresenta un patrimonio materiale e immateriale importante per la cultura italiana – ha affermato la presidente Tentoni –: il manuale e il carteggio artusiano. Fonte di grande orgoglio è poter attestare come questo lavoro quotidiano abbia fatto innamorare tante persone e anche tanti ricercatori e professori di vaglia, come direbbe Artusi, che ci affiancano nella missione di promozione della cultura gastronomica e linguistica in Italia e nel mondo". Casa Artusi ha in animo di proseguire con la digitalizzazione del proprio patrimonio e il prossimo obiettivo sarà la traduzione in lingua dei vari documenti.

"La Regione continua a credere in questo progetto e vogliamo condividere idee future – ha rimarcato l’assessora Allegni –. Non parliamo di cibo, ricette e tradizioni ma parliamo anche di uno strumento di aggregazione e socialità, e sono questi i valori in cui dobbiamo insistere perché i muri culturali vanno abbattuti e non creati". La professoressa Alba, nel suo video messaggio, ha voluto ricordare l’importanza di Artusi non solo per la storia della cucina italiana, ma anche per "l’evoluzione della lingua fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento".

A fare gli onori di casa la sindaca e il vicesindaco che hanno ricordato come "Il rapporto di Artusi con la sua città sia sempre stato conflittuale, ma il legame con Forlimpopoli è sempre stato mantenuto e alla sua morte ha lasciato qui il suo patrimonio epistolare. Noi oggi, ancora una volta, celebriamo il nostro concittadino e il ‘nostro’ Artusi".

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