REDAZIONE FORLÌ

’Argini’ contro i traumi psicologici. Al via il progetto per aiutare i ragazzi colpiti dal disastro

Un bando stanzia 600mila euro per servizi educativi di supporto

’Argini’ contro i traumi psicologici. Al via il progetto per aiutare i ragazzi colpiti dal disastro

Sopra la presentazione del progetto, accanto educatori in aiuto di bimbi sfollati

È partito a Forlì il progetto ‘Argini - percorsi di ricostruzione’, coordinato dal Consorzio solidarietà sociale, con l’obiettivo di garantire ai bambini, ragazzi e alle loro famiglie colpite dall’alluvione e residenti nel territorio provinciale servizi educativi adeguati e il necessario supporto per contrastare gli effetti traumatici provocati dalla catastrofe. Un progetto che proseguirà fino a giugno 2026, realizzato in collaborazione con cinque partner: Anspi San Filippo Neri, cooperative Dialogos e Kara Bobowski, Apg Testa e Croce e CavaRei.

Il bando ha stanziato 600mila euro e coinvolge 30 comuni, anche nel Cesenate, con 350 minori che beneficiano, in forma gratuita, di questa opportunità. Sono stati identificati i partner nelle zone maggiormente colpite dall’alluvione come la vallata del Tramazzo e i quartieri Cava e Romiti di Forlì, infine le vallate del Bidente e del Montone, anche per l’alto numero di famiglie di migranti. "L’obiettivo è attivare o ripristinare attività e servizi educativi per contrastare ogni forma di povertà educativa minorile – spiega Corinna Crippa del Consorzio solidarietà sociale di Forlì-Cesena – e avviare percorsi di potenziamento della rete educativa territoriale per i minori colpiti dall’alluvione".

I beneficiari sono coloro che partecipano con regolarità alle attività nella fascia d’età 6-14 anni per centri estivi e attività di supporto allo studio, nella fascia d’età 14-17 anni per i percorsi educativi e socializzati. In particolare il progetto ‘Argini’ si sviluppa in cinque macro-azioni di intervento: dagli eventi di aggregazione al potenziamento delle attività rivolte ai minori, dai servizi extrascolastici all’organizzazione di attività estive. "Infine ci sarà il rafforzamento della presa in carico dei minori e delle famiglie che hanno subito il trauma dell’alluvione – precisa Corinna Crippa –, che verranno seguiti da psicologi ed educatori esperti".

"È stato un lavoro di squadra – afferma Angelica Sansovini, assessore comunale al Welfare – tra diverse realtà del territorio, un circolo virtuoso tra pubblico e privato sociale, al servizio delle persone in difficoltà che hanno vissuto questa tragedia". "I laboratori per i bambini – spiegano don Loriano Valzania e don Davide Brighi, parroci di Romiti e Cava, in rappresentanza dell’Anspi San Filippo Neri –, in collaborazione con gli istituti scolastici, si impegnano a portare avanti il bene comune per le fasce più vulnerabili della società. Speriamo che questo progetto possa diventare strutturale e protrarsi oltre la scadenza del giugno 2026".

Un auspicio anche per l’assessore comunale alle politiche giovanili Paola Casara, che ha specificato come si tratti di "un progetto importante per venire incontro ai ragazzi di famiglie alluvionate. Sono stati infatti vittime di problematiche delicate e di ferite che vanno monitorate e gestite in un territorio che sta cambiando".

Gianni Bonali