REDAZIONE FORLÌ

Alluvione tra passato e futuro: "Prevenzione da migliorare. Più efficienza e meno panico"

L’associazione Lares Italia è tornata in città per due giorni: "Qui tante emozioni". Il ringraziamento dei sindaci. Che sottolineano: "Serve un protocollo per le emergenze".

L’associazione Lares Italia è tornata in città per due giorni: "Qui tante emozioni". Il ringraziamento dei sindaci. Che sottolineano: "Serve un protocollo per le emergenze".

L’associazione Lares Italia è tornata in città per due giorni: "Qui tante emozioni". Il ringraziamento dei sindaci. Che sottolineano: "Serve un protocollo per le emergenze".

Forlì sta ospitando in questi giorni la convention nazionale di ‘Lares Italia’ (unione laureati esperti in Protezione civile), che associa studenti e laureati in corsi connessi alle attività più importanti della Protezione civile. E proprio una rappresentanza dei volontari di Lares era presente sul territorio nel maggio dello scorso anno durante l’alluvione. Nella giornata di ieri lo spazio culturale dell’ex palestra Campostrino ha ospitato un convegno dal titolo ‘Romagna 2023: il fenomeno, la gestione e il contributo operativo delle organizzazioni tecniche’, dedicato a disegnare un quadro degli interventi messi in campo in quel tragico periodo.

Anita Vitale del dipartimento della Protezione civile nazionale ha specificato come furono centinaia gli accessi al portale dell’allerta meteo, con 372 superamenti delle soglie idrometriche. Sono stati 23 i punti in cui gli argini sono collassati, 38 quelli di esondazione e tracimazione dei corsi d’acqua nelle provincie colpite dall’alluvione. Inoltre oltre 70mila le frane censite, soprattutto nella zona di Modigliana. "Le chiamate al 118 – precisa Claudia Casadei dell’agenzia regionale per la sicurezza – sono cresciute in quel periodo del 300% e sono state utilizzate anche tre ambulanze anfibie della Croce Rossa nazionale. Il centro operativo di via Punta di ferro ha ospitato 936 volontari provenienti da tutta Italia e tutta l’area è diventata un hub di coordinamento fondamentale".

"La scelta di Forlì come sede della nostra convention – afferma Danilo Calabrese di Lares – è nel segno del ricordo dell’alluvione, con gli associati impegnati nelle attività di supporto tecnico alla macchina dei soccorsi. Momenti difficili e pieni di emozioni che hanno consentito la creazione di una rete di solidarietà importante per aiutare la popolazione coinvolta". "Ricordo i volti dei cittadini colpiti dalla tragedia – precisa il sindaco Gian Luca Zattini – in una situazione complessa da affrontare. Dobbiamo migliorare la prevenzione, la gestione dei corsi d’acqua e la resistenza del territorio a questi fenomeni, anche perché ogni volta che piove metà Forlì va nel panico".

Gli fa eco il sindaco di Meldola Roberto Cavallucci che parla della "necessità di un protocollo definito per gestire le emergenze, per essere pronti ed efficienti in caso di necessità". "In via della Croce – spiega il sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini– erano presenti, per esempio, abitazioni e allevamenti con diversi capi che non sono sopravvissuti. Ma gli abitanti della zona ricordano l’aiuto prestato dai volontari di Lares".

Anche l’assessore Giuseppe Petetta ha ricostruito quei momenti: "Eravamo in Comune quando la situazione precipitò, con centinaia di telefonate di cittadini che chiedevano aiuto. L’appello video del sindaco rilanciato in quei momenti sui social permise di trasmettere un messaggio chiaro". L’onorevole Jacopo Morrone ha ricordato invece il contributo "degli angeli del fango". Ma "occorre potenziare la prevenzione, anche attraverso i quartieri e la loro capacità di informare i cittadini".

Gianni Bonali