Forlì, 18 maggio 2023 – La mattina di giovedì 18 maggio il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini ha fatto il punto della situazione sull'alluvione in città, che viene tuttora definita "apocalittica". Il conto degli sfollati è salito a 400: quasi la metà sono in zona Fiera, al palazzo di vetro; altri 65 sono momentaneamente alloggiati al centro sociale di via Angeloni e un centinaio al Ginnasio sportivo di viale della Libertà. Le farmacie mettono a disposizione medicine per gli sfollati. La Croce Rossa cerca invece pigiami, coperte, lenzuola, indumenti intimi, scarpe da adulto (non vestiti): chi le ha le può portare al centro d'accoglienza della Fiera. Tra i quartieri isolati – stando a quanto riferisce il sindaco – ci sono ancora i Romiti, San Benedetto e Villafranca. "Molte zone sono senza corrente, riceviamo tantissime telefonate. La mancanza di elettricità dipende dal fatto che si sono allagate centraline". Una buona notizia per il quartiere Cava: si sta ripulendo viale Bologna, anche con l'aiuto della Protezione civile arrivata dal Friuli. Il quartiere Cava non è raggiungibile da est (il ponte di Schiavonia è chiuso da giorni) né dalla tangenziale: l'uscita di via Padulli è allagata, ed è proprio lì, nella loro abitazione, che sono morti annegati due coniugi.
Il tema, adesso, è quello di coordinare i volontari: se ne contano circa mille. "Oltre 500 le richieste - dice il sindaco - di cittadini che si offrono di dare una mano". Alcune aziende si sono offerte di mettere a disposizione dei pasti. Si lavora per questo anche alla Camst, l’azienda che produce i pasti per le mense scolastiche. Il problema adesso è fornire il cibo alle persone isolate, che vanno raggiunte con i gommoni: chi non può uscire di casa, magari col piano terra allagato, non può approvvigionarsi di cibo ormai da 48 ore. E' in arrivo la Protezione civile da Varese con dei mezzi anfibi.
Il Comune di Forlì tranquillizza: "L’acqua dei nostri rubinetti, anche quella delle zone allagate e irraggiungibili, è potabile e utilizzabile. Girano false notizie di acqua del rubinetto non potabile. È falso!".
A Villafranca la situazione è peggiorata: l'esondazione è arrivata mercoledì sera ed è stata doppia, stando alle prime informazioni. Alla rottura di un argine del Montone, all'altezza della località Ponte Vico, si è aggiunta l'acqua che il Cer, il Canale emiliano-romagnolo, non riesce a trattenere.
La coordinatrice del quartiere San Benedetto, Loretta Poggi, descrive così la situazione: "Migliaia di persone cominciano a ripulire le case. I ricordi di una vita sono persi ma anche le cose essenziali per una vita normale. Elettrodomestici, cucine, camere da letto. Faccio un appello a tutte le aziende del territorio affinché mettano a disposizione di chi non ha più niente i loro prodotti rinunciando ai normali profitti. Chiedo al comune di procedere con urgenza al censimento degli alluvionati per avere contezza dei fabbisogni".
I soccorritori e le forze dell’ordine lamentano la presenza di curiosi lungo viale Salinatore: sono al qua del Montone, lato centro storico, e scattano foto o girano video documentando la situazione nel quartiere Romiti. Si tratterebbe di un centinaio di persone.