MATTEO BONDI
Cronaca

Alluvione, equo compenso e rifiuti. Morrone: "2023, vinte tante sfide"

Il leghista tira le somme del suo anno di attività da deputato: "Molti i versanti d’azione e le soddisfazioni"

Alluvione, equo compenso e rifiuti. Morrone: "2023, vinte tante sfide"

Riassume per tematiche generali l’anno appena trascorso il deputato Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, che si dice soddisfatto di quanto fatto. Un impegno che lo ha visto protagonista su vari fronti, dal locale al nazionale. Non si può non partire che dall’alluvione, che a maggio ha colpito così duramente la Romagna. Il parlamentare rivendica innanzitutto "l’impegno immediato del governo a favore delle zone alluvionate, la grande capacità operativa della struttura commissariale guidata da Francesco Figliuolo e la solidarietà di cui è stata oggetto la nostra popolazione".

Rimarca, d’altro canto, "evidenze negative" come le "le perdite di tempo degli amministratori locali e regionali Pd in critiche pretestuose contro il governo e la mancata tutela, nel corso degli anni, del territorio romagnolo da parte degli enti competenti, in primis dalla Regione". Inoltre, parla di risorse pronte per essere usate, ma che si scontrano "con gli intricati percorsi della burocrazia regionale, in particolare con la piattaforma Sfinge".

Cambiando scenario, è stata istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari: a presiederla è stato chiamato lo stesso Morrone. "In questa legislatura – sottolinea il parlamentare leghista forlivese –, l’ambito di competenza della Commissione è stato ampliato al contrasto alle agromafie, agli illeciti contro il ‘Made in Italy’ e ai reati delle cosiddette zoomafie, il tutto grazie a una proposta di cui sono stato primo firmatario".

Sul tema della giustizia Morrone, che nella precedente legislatura è stato sottosegretario del ministero in questione, insiste sulle riforme che prevedano la riduzione dei tempi dei processi e la separazione delle carriere. "Su quest’ultimo tema ho depositato alla Camera una proposta di legge costituzionale". E per quanto riguarda la sempre scottante questione delle intercettazioni telefoniche e della limitazione nell’utilizzo, il seputato afferma che "sono indispensabili nell’ambito di attività della criminalità organizzata, del terrorismo, della sicurezza nazionale. No, invece, al loro uso come mezzo di delegittimazione personale e politica con la diffusione impropria dei loro contenuti".

Anche sul sistema carcerario il parlamentare leghista sottolinea di essersi speso in modo particolare, con la presentazione di cinque proposte di legge, che spaziano dal tema della tutela dell’ordine e della sicurezza nei penitenziari, alla riorganizzazione del Corpo di Polizia Penitenziaria e ai reati commessi contro gli agenti".

Morrone, cambiando ancora versante, prova grande soddisfazione per l’approvazione della proposta di legge sul tema dell’equo compenso che reca le firme di Giorgia Meloni e la propria. Sull’ordine pubblico l’onorevole è intervenuto varie volte soprattutto nei confronti delle cosiddette baby gang e della sicurezza stradale. "In tema di sicurezza sono anche convinto che si debbano ulteriormente rafforzare le tutele in favore di chi si difende da un’aggressione reagendo alla violenza dei criminali – afferma –: l’aggredito non deve diventare vittima due volte".

Sull’immigrazione, infine, rivendica come il governo abbia "superato l’anarchia immigrazionista delle politiche della sinistra". Anche sul ‘Codice Rosso’ rivendica il suo sostegno sin dall’approvazione del 2019 e dei recenti rafforzamenti con le leggi 122 e 168.