Torna a parlare dei piani speciali’ della Regione per la ricostruzione e la sicurezza dei fiumi, Massimiliano Pompignoli, candidato alle prossime regionali per Fratelli d’Italia: "Il primo stralcio deliberato dalla Regione e presentato al Governo per mettere in sicurezza il territorio da future alluvioni non prevede interventi specifici di vasta portata per la provincia di Forlì-Cesena, e in particolare per il fiume Montone". Pompignoli continua: "Nel piano presentato dalla Priolo non c’è traccia di casse di espansione lungo il Montone. Non è ancora partito, inoltre, l’ammodernamento dell’impianto idraulico Fontana 2 a cura del Consorzio di Bonifica".
Il consigliere comunale, poi, analizza il progetto della Regione: "Il grosso del piano, dal punto di vista infrastrutturale e delle risorse, incide su corsi d’acqua dell’appennino bolognese. 280 milioni sono stati infatti destinati al bacino del Reno. A dirlo è stata la stessa Priolo, che ha parlato di ’interventi specifici su quei bacini che sono andati in difficoltà sia nel 2023 che nel 2024’, come se il Montone non fosse tra questi, e come se la Romagna, tutta, non fosse degna di piani speciali straordinari e urgenti per metterla al riparo da future alluvioni. È vero invece il contrario – attacca Pompignoli –, il Montone è un malato grave, che merita la giusta attenzione e progetti di prevenzione del rischio idrogeologico e opere significative, da monte e a valle. Non sono più sufficienti rattoppi lungo gli argini. È bene ricordare, infatti, che quelli finora eseguiti o in corso, sono interventi di somma urgenza per il consolidamento degli argini franati o la rimozione di legname e materiali a ridosso di abitati e infrastrutture". Il candidato parla, poi, della chiusa ’Fontana 2’ dei Romiti, uno snodo “dove la struttura arginale è stata rinforzata con una sotto banca esterna. Sono fermi invece i lavori proprio all’impianto idraulico a cura del Consorzio di Bonifica, che dovrebbe essere una priorità per la gestione della rete idraulica e la tenuta delle arginature".
Dice la sua sui piani speciali anche la deputata di Fratelli d’Italia Alice Buonguerrieri: "La sinistra governa da oltre 50 anni ininterrottamente la Regione Emilia Romagna e, in tutto questo tempo, non è nemmeno riuscita a fare la pulizia dei fiumi di sua esclusiva competenza che sono, per questo, ripetutamente esondati. Se la sinistra ha ‘idee e progetti’, come afferma Irene Priolo, Presidente facente funzioni della Regione e candidata Pd, ci chiediamo: perché non le ha realizzate durante i decenni di Governo della Regione? Perché gli stessi Bonaccini e De Pascale, durante il loro mandato e anziché abbandonare gli alluvionati per occuparsi delle proprie campagne elettorali, non le hanno concretizzate?".
Pompignoli, da parte sua, ha idee precise anche circa un altro fenomeno che riguarda i fiumi e chiede "incentivi per le attività di controllo e abbattimento della nutria e di altri animali fossori", sollecitando "una presa di posizione importante da parte della Regione contro l’attività dei mammiferi fossori che compromettono gravemente la stabilità arginale dei nostri fiumi".