VALENTINA PAIANO
Cronaca

Alla riscoperta del museo di Palazzo Gaddi. Successo per le visite guidate domenicali

Sono state circa 70 persone a prendere parte all’iniziativa comunale pensata per valorizzare il patrimonio storico cittadino

Sono state circa 70 persone a prendere parte all’iniziativa comunale pensata per valorizzare il patrimonio storico cittadino

Sono state circa 70 persone a prendere parte all’iniziativa comunale pensata per valorizzare il patrimonio storico cittadino

Domenica scorsa palazzo Gaddi ha aperto le sue porte ai forlivesi con delle visite guidate gratuite, riscuotendo un buon successo di presenze che ha confermato l’interesse della comunità per il patrimonio storico e culturale locale. L’iniziativa faceva parte del programma estivo ‘Agosto in cultura’, promosso dal Comune per animare la città in un periodo in cui molti sono ancora in vacanza.

L’evento offriva l’opportunità di scoprire musei, monumenti e chiese, tutti aperti e accessibili al pubblico. Le visite guidate si sono svolte in due turni, ciascuno rivolto a circa 35 persone: il primo alle 18 e il secondo alle 19.30. A guidare i gruppi, lo storico Umberto Pasqui e il presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, Domenico Garuppo. Ad accogliere i partecipanti Vincenzo Bongiorno, vicesindaco e assessore alla cultura: "Questo viaggio lo dedichiamo a Flavia Bugani, ricercatrice forlivese e presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento, scomparsa il mese scorso, da anni impegnata nello studio delle figure storiche della città. Come Amministrazione – prosegue l’assessore – abbiamo intenzione di continuare a rendere fruibile a tutti le nostre opere e i monumenti".

Oltre a essere il cuore del museo del Risorgimento, palazzo Gaddi è anche legato a un altro episodio storico di grande rilievo che conferisce un ulteriore valore storico all’edificio. Il 4 febbraio 1797, giorno della Madonna del Fuoco, Napoleone Bonaparte entrò infatti in città alla guida delle truppe francesi. "Forlì è costellata di patrimonio artistico e culturale diffuso – sottolinea Stefano Benetti, dirigente del servizio cultura –, per questo siamo fortemente convinti che la città possa diventare un grande polo dedicato al Risorgimento e alla famiglia Saffi".

Palazzo Gaddi fu dimora della nobile famiglia Gaddi che trasformò l’edificio in una sontuosa residenza barocca: all’ingresso, si possono ancora ammirare lo scenografico scalone e la maestosa cupola affrescata. Nonostante il suo indiscutibile fascino, il palazzo si trova in uno stato di conservazione precario: pur essendo stato ristrutturato il tetto alcuni anni fa, l’edificio necessita di ulteriori opere di restauro per riacquistare l’antico splendore che lo contraddistingueva. Oltre al museo del Risorgimento, ospitava anche il museo del Teatro, ora chiuso al pubblico.

Tra i cimeli esposti, spiccano oggetti personali e testimonianze della ‘vocazione’ volontaria e garibaldina dei forlivesi, come lo studio di Aurelio Saffi, la carrozzina di Fulcieri Paulucci di Calboli, la giubba di panno blu di Francesco Basini e le armi di Carlo Matteucci. I partecipanti, nonostante il caldo afoso delle sale, hanno apprezzato l’iniziativa scattando fotografie alle preziose teche e ascoltando interessati le guide. Resta da capire se tali eventi possano realmente incidere su una valorizzazione duratura dei beni culturali forlivesi.