REDAZIONE FORLÌ

Addio al militare Aldo Nieli, lo choc di amici e colleghi: “Non amava il rischio”

Sabato la caduta fatale in moto, in Toscana, vicino al Muraglione. Il cordoglio del 66° reggimento per il 46enne siciliano

Aldo Nieli, 46enne d’origine siciliana, era residente a Forlì, dove aveva prestato servizio al 66° reggimento fanteria aeromobile ‘Trieste’

Aldo Nieli, 46enne d’origine siciliana, era residente a Forlì, dove aveva prestato servizio al 66° reggimento fanteria aeromobile ‘Trieste’

Forlì, 3 settembre 2024 – Un’altra vittima della strada: sabato, durante un’escursione in moto, è morto Aldo Nieli, 46enne d’origine siciliana ma residente a Forlì, dove aveva prestato servizio al 66° reggimento fanteria aeromobile ‘Trieste’ (attualmente era di stanza a Milano Marittima).

Nieli, cresciuto a Santa Margherita di Belice (Agrigento), stava rientrando dalla Toscana, lungo la statale 67. Fatale un’uscita di strada nel territorio di San Godenzo (provincia di Firenze) nei pressi del Muraglione.

La vita spezzata di Aldo Nieli sulle curve del Muraglione, tanto adrenaliniche quanto a volte insidiose, ha scosso profondamente sia la comunità forlivese che quella siciliana. Sposato con Natalia e padre di due figlie, Chiara e Francesca, era noto per la sua grande passione per le moto, che, purtroppo questa volta, gli è stata fatale.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato un vasto cordoglio, soprattutto sui social network, dove amici e colleghi dell’Esercito hanno condiviso ricordi affettuosi e messaggi di vicinanza alla famiglia. “Voglio ricordarti con il sorriso e quella passione sfrenata per le moto – scrive Carmine, suo commilitone –. In caserma non eri il nostro capo ma un amico”. Queste parole testimoniano il legame profondo che Nieli aveva instaurato con chi lavorava al suo fianco, andando al di là del semplice rapporto professionale.

Il passo del Muraglione è famoso per le sue curve tortuose e i panorami mozzafiato. Nei fine settimana, molti centauri forlivesi fanno tappa lassù, rendendolo una meta frequentata dagli appassionati di due ruote. Nieli non era un amante del rischio.

Lo ricorda un altro collega e amico, Thomas, che ha affidato al web un altro episodio significativo: “Ricordo ancora il pugno sul casco durante una delle prime uscite perché azzardai troppo, mi sgridasti. È difficile dover accettare che non ci sei più”. Parole che fanno emergere l’importanza che Nieli dava alla sicurezza e alla responsabilità.

Oltre ai ricordi personali, anche nel gruppo Facebook dedicato al 66° reggimento di Forlì è stata condivisa la notizia della sua scomparsa. “Ci mancherà il tuo sorriso, che tu possa correre nei cieli con la tua amata moto” si legge in uno dei messaggi pubblicati. Aldo era stato in missione all’estero. “Voglio ricordare le giornate passate insieme in Libano – scrive Domenico –: un’esperienza unica che ci ha unito e dove fallire non era un’opzione. Ora sta sfrecciando fra le nuvole, un giorno mi ritroverai dietro di te per spingerti ad andare ancora più forte”.

Il funerale sarà domani alle 16 nella chiesa di San Paolo in via Pistocchi. Camera ardente all’ospedale Pierantoni-Morgagni dalle 12.